Un giovane pilota, a bordo di un fastidiosissimo elicottero, compiva manovre in cielo mentre Carlo Sabatini radunava attorno a sé i ventisei ragazzi della Primavera. Cinque minuti di discorso ai Grifoncini, sicuramente motivazionale e d’intenti verso l’imminente stagione; cinque minuti d’intraducibile labiale per il cronista. Al diavolo l’elicotterista e l’esercitazione alle tre del pomeriggio al largo delle coste di Arenzano e Cogoleto.
Due ore di allenamento sotto un sole caldo ma allietato da un leggero vento da levante. Dopo un breve riscaldamento agli ordini del prof. Filippo Gatto, mister Sabatini ha lavorato con tutta la squadra giocando sulla perimetria variabile del campo regolamentare. Prima trequarti, poi cinquanta metri e infine metà campo. Gli esercizi si sono caratterizzati prevalentemente per la ricerca della tecnica individuale, movimenti sincronizzati e armoniosi con il compagno. Nulla è lasciato al caso.
Sabatini, che nel 2015 ha portato in Serie B il Como in soli sei mesi di lavoro, ha una grande voglia di ricominciare. Il tecnico perugino vuole far conoscere la sua proposta di calcio ai ragazzi della Primavera rossoblù: uno stile moderno, veloce, palleggiato, d’identità. Nell’imminente stagione sportiva il Genoa sicuramente non giocherà di rimessa o appoggiandosi sull’avversario. Sabatini può contare su giovani diligenti e volenterosi d’imparare tanto da un allenatore professionista, un gruppo che crescerà nella coesione con i colori della Primavera più antica d’Italia.