Correva l’anno 2017: Genoa e Chievo pareggiarono nell’unico precedente notturno in serie A

Poco più di un anno fa terminò 1-1 tra rossoblù e gialloblù: segnò Laxalt e pareggiò Hetemaj

Il gol di Laxalt contro il Chievo Verona (foto Genoa cfc Tanopress)

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Domenica 3 marzo 1996 il ChievoVerona fece la sua prima apparizione al “Luigi Ferraris” di Genova, venendo sconfitto in notturna nel posticipo per 1-3 dai rossoblù. L’ultimo dei sei incontri genovesi a livello di cadetteria della serie cominciata quel giorno andò in scena venerdì 26 gennaio 2001, quando gli scaligeri si imposero per 1-0. Otto anni dopo ebbe inizio il primo dei finora dieci capitoli nella Superba a livello di Serie A tra le due squadre, che nell’ultima partita, disputatasi poco più di un anno fa, mercoledì 20 settembre, ha avuto la terza edizione notturna in assoluto e, fino a quella di oggi (che come l’incontro del Campionato precedente sarà per il Genoa il terzo impegno casalingo e il quinto assoluto), l’unica infrasettimanale in assoluto e la prima nella massima serie. Fu quello l’unico dei sei incontri casalinghi disputati nel pessimo avvio di Campionato sotto la gestione dell’allenatore croato Ivan «Pirata» Jurić, poi esonerato dopo la sconfitta per 0-2 nel derby di sabato 4 novembre 2017, in cui il Genoa non uscì dal campo sconfitto, ma il risultato di parità non lo salvò dai fischi della sua tifoseria.

I Mussi volanti (premesso che il termine «musso» in dialetto veneto indica l’asino, si può senz’altro definire con «il senno di poi», visto che la squadra che rappresenta una frazione di Verona è giunta alla suoa diciassettesima partecipazione al massimo campionato, sciagurato il coro intonato negli anni Novanta dai tifosi dell’Hellas Verona “Quando i mussi i volarà faremo ’l derby in Serie A, ma sarà sempre cossì: Verona in A e Chievo in B!”, che ha portato i sostenitori della rivale cittadina ad adottare beffardamente il suddetto soprannome) aprirono e chiusero il tabellino delle occasioni dell’incontro con due conclusioni di destro da circa ventitré metri di Fabrizio Cacciatore (dopo un’ottantina di secondi) e del serbo Ivan Radovanović (alla mezz’ora della ripresa) respinte a terra dal portiere Mattia «Airone» Perin, aiutato a salvare la porta dagli interventi rispettivamente da Luca Rossettini e dal bosniaco Ervin «Zuka» Zukanović, mentre i padroni di casa sfiorarono la rete nel primo tempo al 20’ con un tiro di destro da sedici metri del croato Petar Brlek respinto a terra dal portiere Stefano «Iron Man» Sorrentino jr. e nella ripresa con una conclusione ravvicinata di sinistro al 2’ di Raffaele «Palla» Palladino, che l’estremo difensore scaligero riconobbe sportivamente di aver deviato in calcio d’angolo dopo che il signor Paolo Silvio Mazzoleni II di Bergamo gli aveva assegnato il rinvio dall’area di porta, e un’altra di sinistro da circa venticinque metri al 6’ del portoghese Miguel Luis Pinto Veloso, che sfiorò il palo di sinistra, per poi realizzarla al 17’ con una tiro di esterno sinistro da una dozzina di metri dell’uruguayano Diego Sebástian «Valde» Laxalt Suárez, servito involontariamente da una non impeccabile respinta di pugno – su cross dalla destra di Alejandro Rosi – di Sorrentino jr., poi «impallato» nel tentativo di parata, che si esaurì in un ininfluente tocco del pallone con la tibia destra, dall’interferenza visiva del serbo ed ex genoano Nenad Tomović.

Le speranze dei tifosi rossoblù di poter festeggiare la prima vittoria in Campionato vennero frustrate dieci minuti dopo dal tocco di interno destro del finlandese di origini kosovare Perpatim «il Mastino dei Baskerville» Hetemaj I (che vanificò l’uscita bassa di Perin, il quale, sfiorando solamente il pallone, uscì perdente dall’incontro ravvicinato tra capitani) appena dentro l’area di rigore, leggermente sulla sinistra in cui si era incuneato «ad aggredire la profondità» per sfruttare un passaggio filtrante dell’argentino Lucas Nahuel «el Pata» Castro.

TABELLINO

Genova, mercoledì 20 settembre 2017, Stadio “Luigi Ferraris”, ore 20,45

Genoa-ChievoVerona [V giornata del Campionato Italiano 2017/2018]

Arbitro: Mazzoleni II [Bergamo]; Arbitro VAR: Pairetto jr. [Nichelino (TO)]

Spettatori: 18mila circa

Marcatori: nel 2° tempo Laxalt (G) al 17’, Hetemaj I (C) al 27’

Genoa (3-4-3): 1 Perin; 14 Biraschi, 13 Rossettini, 87 Zukanović; 22 Lazović (dal 1’’ del 2° T.: 11 Taarabt), 21 Brlek (dal 1’’ del 2° T.: 20 Rosi), 44 Miguel Veloso, 93 Laxalt; 8 Bertolacci, 64 Pellegri, 17 Palladino (dal 26’ del 2° T.: 30 L. Rigoni I jr.). Allenatore: Jurić.

Chievo (4-3-1-2): 70 Sorrentino jr.; 40 Tomović, 5 Gamberini, 3 Dainelli (dal 21’ del 2° T.: 31 Pellissier), 29 Cacciatore; 77 Bastien (dal 7’ del 2° T.: 27 Depaoli), 8 Radovanović, 56 Hetemaj I; 19 Castro; 23 Birsa (dal 40’ del 2° T.: 7 Garritano), 45 Inglese. Allenatore: Maran.

Stefano Massa

(membro del Comitato Ricerca e Storia del Museo della Storia del Genoa)

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