UN TACCO DI CLASSE: i segreti del Cagliari, primo avversario del Genoa in campionato

I punti di forza e di debolezza della formazione sarda, ritornata in serie A


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Vi mando questo servizio da quell’isola splendida che si chiama Sardegna e che, da quest’anno, oltre a promozionare le varie Coste Smeralda, le varie Barbagie, le varie trattorie care a Fabrizio De André (gli è stata inaugurata una piazza giorni fa a Tempio, da Renzo Piano), quest’anno, dicevo, la Sardegna deve onorare e affiancare un grande simbolo, quello del Cagliari tornato prepotentemente nella massima serie.

Vi racconto la serata dell’inaugurazione, perché un salto l’ho fatto anch’io, per stringere la mano a quell’amico che si chiama Stefano Capozucca, ex genoano, ora impegnatissimo sul mercato cagliaritano. Ebbene: voi sapete che il Cagliari sarà il primo ostacolo a Marassi per Jurić, impegnato in questi giorni a capire bene che tipo di squadra ha fra le mani.

Il Cagliari, sembra molto caricato. Ottimismo, orgoglio, tifosi caldissimi. È stata una serata bella, debbo dire, di quelle che riconciliano con il calcio: tante famiglie ad abbracciare i loro idoli. Che Cagliari vedremo a Marassi? Dico attenzione a Jurić, guai a sottovalutarlo. Intanto ha alcuni elementi che sono forti: il portiere Storari (pensate, ha collaborato anche alla realizzazione stilistica della nuova maglia cagliaritana), e poi è arrivato uno che è già un “idolo”, tal Padoin che, divertendosi, ha dichiarato: “La prima parola in sardo che ho imparato è stata ‘Ajo!’”.

Clima, dunque, molto disteso e consapevole. Il presidente Tommaso Giulini ha detto: “Vogliamo restare in A per sempre e cominceremo a dimostrarlo dalla prima di campionato”. Jurić è avvisato. È arrivato anche Jonita di cui dicono un gran bene, un moldavo con testa e piedi a posto. Ma chi mi sembra molto amato, da queste parti, è Capozucca. È stato lui a richiedere Rincón al suo amico Preziosi, offrendo anche la cifra di cinque milioni. Operazione che, com’è noto, non si è conclusa.

E allora, tanto per delineare chi potrebbero essere gli altri acquisti rossoblù e quindi ritrovarli a Marassi domenica 21 agosto, ecco i nomi che Capozucca sta trattando: Muntari, ex Milan che piace molto, perché il Cagliari sarà soprattutto una squadra da combattimento, come ha detto il tecnico Rastelli, palla su palla, uomo su uomo, anticipo e scatti offensivi all’arma bianca.

Inoltre è atteso nientemeno che il neo campione d’Europa Bruno Alves. Pensate: ha persino rinunciato ai venti giorni di vacanze che gli spettavano per via dell’Europeo vinto.

Insomma, a seguire la serata di festa, qui a Cagliari si ha la sensazione che questo Cagliari nasca bene, niente di eccezionale, naturalmente, ma uno di quegli avversari che non bisogna sottovalutare. Pensare che nell’euforia generale, qualcuno aveva parlato del possibile acquisto di Pirlo e di Ronaldinho, al ché il presidente ha subito risposto: “Il nostro Pirlo è Di Gennaro, mentre Joao Pedro è il Ronaldinho del Cagliari”.

Dunque Jurić attenzione, il primo passo di questa avventura non sarà facile. Ho voluto “spiare” l’atmosfera di questi isolani: ve l’ho riferita con estrema sincerità. Domenica vincerà sicuramente il rossoblù, Jurić deve far trionfare il suo.

Vittorio Sirianni

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