La notizia della settimana è che la S.S. Lazio dovrebbe riuscire, oltre un secolo dopo, a farsi assegnare ex-aequo lo scudetto 1914-1915 vinto dal Genoa.
Una eventuale decisione pro-Lotito non toglierebbe nulla al Genoa, anzi, potrebbe rappresentare una grande opportunità.
Il Genoa dovrebbe infatti sfruttare l’occasione per effettuare, finalmente, l’affondo decisivo per l’assegnazione dello scudetto 1924-1925.
La vicenda è nota e facilmente ricostruibile dalle cronache dei giornali e dalle varie ricostruzioni storiche del periodo.
Gerarchi fascisti si adoperarono fattivamente ed energicamente per condizionare lo spareggio che avrebbe dovuto stabilire la vincitrice della Lega Nord che avrebbe dovuto poi affrontare la finale scudetto: partita sospesa sul 2 a 0 per il Genoa per invasione di campo di bolognesi in camicia nera e pilotata per motivi di ordine pubblico sul 2-2. Successiva decisione inspiegabile della federazione che invece di assegnare la vittoria a tavolino al Genoa ordinò la replica della partita.
Insomma una “calciopoli” in camicia nera, una frode sportiva in piena regola perpetrata ai danni del Grifone dai gerarchi bolognesi dell’epoca.
L’assegnazione dello scudetto del 14/15 ex aequo alla Lazio sarebbe quindi un buon precedente per chiedere l’assegnazione dello scudetto del 24/25 ex aequo al Genoa.
Certo, tutti i genoani vorrebbero veder il Genoa conquistare “la stella” sul campo.
Ma le generazioni di genoani di oggi non possono esimersi dal lottare per vedere riconosciuti i meriti e soprattutto i diritti dei genoani di ieri.
Riscattare i torti sportivi subiti dal Grifone per mano del fascismo sarebbe il profondo e gagliardo segno lasciato da chi oggi, società, fondazione e tifosi, è il Genoa.
