GRIFO D’ATTACCO – L’altra faccia del Genoa

Pianetagenoa1893.net incontra Beppe Nuti, giornalista di Telenord

Genoa Lapadula Piatek Sandro Juric

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Ci vorrebbe Michael Jackson per definire ‘thriller’ la notte vissuta al Ferraris oppure i Pink Floyd nel loro album capolavoro del 1973. Una carezza e uno schiaffo nella settimana genoana: dopo la vittoria con la Fiorentina, il Grifo ha perso l’imbattibilità casalinga negli ultimi minuti con il Palermo. Probabilmente nessun precedente nella storia rossoblù. Parleremo del momento rossoblù con Beppe Nuti, giornalista di Telenord, nella 20ª puntata della rubrica di Pianetagenoa1893.net “Grifo d’Attacco”.

Più che da giornalisti o ex calciatori, Genoa-Palermo dovrebbe essere analizzata da psichiatri… Il Genoa è una squadra in corso d’apprendimento. Ci sono stati enormi errori individuali e, dispiace dirlo, Juric non ha saputo ribaltare la partita con i cambi. Il Grifone doveva chiudere la partita nei primi venti minuti, è mancato il cinismo: l’immaturità dei rossoblù ha dato speranza al Palermo, soprattutto sul 3-1. Se a gennaio ci sarà una rivoluzione, con i vari Hernanes o Pinilla, potrebbe velocizzarsi il percorso di maturazione: penso che il vero Genoa, il vero Juric si vedranno l’anno prossimo“.

Ieri sera tutti hanno capito l’importanza di Veloso a centrocampo? Veloso è capace d’addormentare la partita e i tempi, gestire il pallone avanti e indietro come un vero barometro. Il portoghese esegue un lavoro oscuro determinante per i risultati del Genoa, a differenza di Ntcham che ogni volta dimostra degli evidenti limiti. Il Genoa prendeva pochi gol perché funzionava a meraviglia la coppia Rincon-Veloso“.

Gio Simeone è l’unica nota positiva della serata thriller? Simeone ha fatto un gol di testa alla Skuhravy, quello contro l’Oviedo che i genoani ricorderanno: una girata da grande centravanti. Gio diventerà un calciatore vero, ha tecnica e nonostante ventuno anni possiede un’ottima struttura fisica. Molto bene anche Ninkovic, sta imparando a fare la fase difensiva, ignota nel calcio balcanico. Nel girone di ritorno m’aspetto il salto di qualità di Lucas Ocampos“.

Giovedì il Torino con almeno tre assenze pesanti. Che Genoa vedremo all’Olimpico? Spero migliore sulle palle inattive, è il nostro punto debole. Troveremo un Toro ferito da due sconfitte pesanti, derby e i cinque gol di Napoli. Conoscendo Mihajlovic sono certo che scenderanno in campo con un’incredibile voglia di riscatto. Juric dovrà inventarsi il centrocampo poiché, a oggi, l’unica certezza è Cofie: difficile vedere Rincon, può adattare Laxalt a mezz’ala. Vedremo un Genoa ancor più d’attacco, per necessità“.

Alessandro Legnazzi

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