GRIFO D’ATTACCO – La parata dell’anno

Pianetagenoa1893.net incontra Beppe Nuti, giornalista di Telenord

Genoa Lapadula Piatek Sandro Juric

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Il 2017 del Genoa inizia nel peggiore dei modi: sconfitto per autorete e costretto a rinunciare a Mattia Perin per tutto il girone di ritorno. Parleremo del momento rossoblù con Beppe Nuti, giornalista di Telenord, nella 22ª puntata della rubrica di Pianetagenoa1893.net “Grifo d’Attacco”.

Perin, stavolta sono i legamenti del ginocchio sinistro ad essersi rotti… In tre anni ha patito tre gravi incidenti, perdendo delle grosse occasioni, come ad esempio l’Europeo con la Nazionale di Conte. Il Grifone perde un grande portiere, la dimostrazione è la sensazionale parata su Dzeko prima di farsi male: questo intervento ci dice cosa perde il club più antico d’Italia, con tutto il rispetto per Lamanna che è un buonissimo portiere (e lo dimostrerà). E’ la migliore parata del campionato“.

A molti genoani non è piaciuto l’arbitraggio di Rizzoli. Partiamo dal presupposto che questo Genoa ha quattro punti in più dello scorso anno. I rossoblù incappano nella terza sconfitta consecutiva, tre ko brutti ma diversi tra loro. E’ vero, la direzione di Rizzoli ha deluso. L’internzionale bolognese ha sbagliato in almeno tre occasioni: il clamoroso rigore su Rigoni (Strootman interviene con imperizia), il fuorigioco inesistente dello stesso centrocampista rossoblù nel secondo tempo e il presunto fallo di Ocampos – lanciato in contropiede – su Rüdiger. Decisamente troppo“.

Che cos’è mancato alla prestazione del Genoa? Un incontrista capace di fare la differenza. La giusta figura sarà Sanogo dello Young Boys: è un centrocampista con più forza fisica di Rincon e più visione di gioco di Badu. Ieri il Genoa non usciva dalla pressione della Roma con la prima palla: merito dei giallorossi che, a differenza della Juventus, hanno accettato la battaglia a tutto campo imposta dal Grifo. Spero proprio che sia finito il periodo di dissanguamento. Adesso sotto con il Cagliari prima di una settimana densa di partite“.

Morosini e Beghetto, la linea verde (e tricolore) del Genoa prosegue. E’ il momento giusto? Certo perché la lotta per non retrocedere è già decisa: Palermo, Pescara e Crotone hanno totalizzato cinque vittorie, una delle quali regalata a tavolino. Li aspetteremo perché hanno talento ma non ancora l’esperienza per giocare. Magari li vedremo tra un mese oppure quando il Grifone avrà 34/35 punti. Come già detto, il vero Genoa di Juric lo vedremo l’anno prossimo quando tutti avranno un anno d’esperienza alle spalle, compresi Beghetto e Morosini“.

Alessandro Legnazzi

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