Pianetagenoa1893.net inaugura un nuovo appuntamento fisso con Beppe Nuti. Il giornalista di Telenord fornirà ai lettori il suo punto di vista tutte le settimane, ventiquattro ore dopo la gara del Genoa. L’esordio è positivo e, si spera, benaugurante, avendo il Grifone di mister Juric battuto 3-1 il Cagliari.
Partiamo proprio dalla vittoria di ieri sera: cosa salvare e cosa rivedere nella prestazione globale? “Mi è piaciuto il gioco aggressivo e propositivo di mister Juric. Il Genoa ha dimostrato d’essere una squadra con carattere e personalità. Il Grifone non ha fatto giocare il Cagliari: i frutti si sono visti nel secondo tempo quando il tecnico croato ha indovinato ciascun cambio. Di risvolti negativi direi che ce ne sono pochissimi: mi piacerebbe vedere Laxalt più nel vivo del gioco, specialmente nella ripresa dove può essere devastante“.
Quanto manca al Genoa per diventare la creatura definitiva di mister Juric? “Sta facendo un grande lavoro con i giovani, Lazovic e Ntcham soprattutto: sono due giocatori nuovi rispetto a un anno fa. Il serbo ha messo al centro molti bei palloni, uno dei quali per il gol di testa di Rigoni. Juric è un moto perpetuo in panchina, non sta fermo un momento: corre, applaude, urla. Ha costruito un bel gruppo: ieri ha vinto la squadra“.
Contro il Cagliari le è piaciuta la fase difensiva? “Partiamo dal presupposto che il Genoa ha dominato la partita dall’inizio fino alla fine. Dobbiamo abituarci a una squadra tesa alla ricerca del gol, quindi è normale concedere qualcosa. Ieri ci sono state alcune sbavature che potevano costare il gol, di Sau ad esempio. Individualmente penso che il miglior difensore sia stato Izzo. A Gentiletti dobbiamo ricostruire una nuova opinione: l’anno scorso si è trovato in un marasma generale alla Lazio ed è andato in crisi. Come rinforzo insistirei su Biraschi dell’Avellino“.
Come giudica la partita di Miguel Veloso? “L’ho trovato più mobile rispetto al passato. Ieri ha confermato le doti da ottimo ispiratore, un calciatore ritrovato dopo l’esperienza alla Dinamo Kiev. Sono certo che quando Rincon sarà al massimo, il portoghese renderà ancora di più: stessa cosa se giocasse anche Rigoni in una linea a tre“.
Ocampos un pò anarchico, o sbaglio? “É vero. Ha qualità eccezionali e un gran fisico. Dal vivo mi ha fatto una bella impressione il suo dribbling, un pò meno l’attitudine a giocare ancora da solo fornendo pochi passaggi ai compagni“.
Alessandro Legnazzi
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