GRIFO D’ATTACCO – Genoa lanciato, a Verona per vincere

Pianetagenoa1893.net incontra Beppe Nuti, giornalista di Telenord

Genoa Lapadula Piatek Sandro Juric

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L’importante era dare continuità al clamoroso risultato di domenica. Non era facile scendere in campo dopo aver dato tre gol alla Juventus, iniziare la partita contro un Perugia tosto e passare il turno in scioltezza. Il Genoa ha faticato, lottato, corso più del previsto, ma alla fine ha vinto e guadagnato gli ottavi di finale di Coppa Italia. Parleremo del momento rossoblù con Beppe Nuti, giornalista di Telenord, nella 16ª puntata della rubrica di Pianetagenoa1893.net “Grifo d’Attacco”.

Nuovo appuntamento sul calendario rossoblù: 11 gennaio a Roma per Lazio-Genoa. Un risultato indubbiamente positivo, Juric e il Genoa hanno onorato la competizione, passato il turno e fatto riposare alcuni elementi fondamentali come Rincon, Rigoni, Izzo e Perin. Chi segue la Serie B conosce bene il Perugia, mi piace il calcio di Bucchi: non dimentichiamoci che sono la seconda difesa della cadetteria. Il risultato contro la Lazio non sarà così scontato“.

Che cosa è successo tra primo e secondo tempo?Primo tempo molto interessante del Genoa; nella ripresa, invece, è scattata la molla dell’autoconvinzione, dell’aver già in tasca il passaggio del turno. Le squadre di Serie B – a differenza di quelle di Serie A che affrontano la Coppa Italia con le riserve – sono abituate a correre tanto. Venendo dal Crotone, Juric lo sapeva: il tecnico ha letto l’andamento della gara che stava scivolando dalle mani e cambiato nel senso opportuno“.

Appunto, il cambio modulo. Che effetti ha prodotto? Togliendo Biraschi è passato al 4-2-3-1 con Lazovic, Pandev e Ninkovic dietro Simeone, addirittura ha fatto 4-5-1 dopo il terzo gol rossoblù con Ntcham a infoltire il centrocampo. Juric appartiene a quella tipologia d’allenatori abili in due frangenti: sa preparare bene le partite in settimana e anche modificarle in corsa con le sostituzioni o gli spostamenti dei propri uomini“.

Lunedì sera, monday night show a Verona? Il Bentegodi è una trasferta sempre ostica. Il Chievo ha un gruppo composto da calciatori che giocano assieme da tanti anni; sono la squadra con la media età più alta del campionato. Se vorrà vincere, il Genoa dovrà giocare sulla freschezza, non aver fretta di passare in vantaggio ma lavorare i gialloblù ai fianchi e dominare il finale di gara con la corsa. Il Grifo visto nei centoventi minuti di Coppa Italia ha dimostrato d’aver ritrovato la brillantezza atletica“.

Alessandro Legnazzi

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