GRIFO D’ATTACCO – Genoa, in trasferta come al Ferraris

Pianetagenoa1893.net incontra Beppe Nuti, giornalista di Telenord

Genoa Lapadula Piatek Sandro Juric

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Il diluvio scatenatosi su Marassi ha fatto saltare Genoa-Fiorentina. Non si sa ancora quando la gara sarà recuperata, la certezza è la lunga tempistica dovuta alle esigenze di calendario. Così il Genoa fa rotta verso Reggio Emilia, verso il Sassuolo. Con Beppe Nuti, giornalista di Telenord, facciamo il punto della situazione in casa rossoblù nella terza puntata della rubrica di Pianetagenoa1893.net “Grifo d’Attacco”.

Che idea s’è fatto dei ventotto minuti di Genoa-Fiorentina? Jurić ha dimostrato di essere un allenatore intelligente perché ha modulato diversamente la squadra: ha messo Rigoni nel ruolo di incursore, li ha pressati alti, ha cancellato Tello con Orbán e Borja Valero con Rincón. Il gol era nell’aria, c’erano ottime sensazioni: purtroppo, poi, è arrivato il temporale che ha rovinato tutto“.

Lei condivide la scelta di Banti? Dico che si poteva aspettare perché eravamo di pomeriggio, senza alcuna fretta di chiudere. Con il campo pesante il Genoa non sarebbe stato più leggero e scattante come nei ventotto minuti: Jurić e Sousa hanno preferito così, anche per evitare un facile infortunio. Il rammarico è che in caso di vittoria, tutta da verificare, l’entusiasmo sarebbe andato alle stelle: nove punti, a pari merito con la Juventus. Lo spezzone di partita è servito comunque perché la partita è stata preparata, il sano nervosismo e la tensione ci sono stati. A dicembre o a gennaio questa gara avrà un altro senso“.

Il futuro prossimo si chiama Sassuolo. Cosa temere di più della squadra di Eusebio Di Francesco? Lo reputo un grande allenatore che allena una squadra interessante. Berardi è ancora in dubbio, se non giocherà, tanto meglio per il Genoa. Sarà una partita a viso aperto perché Jurić non teme nessuno: il Grifone ha il carattere del tecnico di Spalato. Vogliono vincere sempre, il rischio è quello di prendere gol più facilmente, come successo con Cagliari e Crotone“.

La difesa neroverde vista a Torino può essere il punto debole sul quale agirà mister Jurić? Il Sassuolo arriverà dall’impegno europeo con l’Atletic Bilbao quindi avrà una gara in più sulle gambe. Il Genoa può giocare con la squadra migliore, bisognerà vedere se sarà ancora il caso di fare sorprese come con la Fiorentina. Mi piacerebbe rivedere Orbán e Rigoni dall’inizio. Pavoletti? Può essere la sua partita: era la quarta punta e ora con il Grifone è arrivato in Nazionale. Vorrà fargli vedere che si sono sbagliati“.

Il Sassuolo rappresenta un test di personalità in trasferta per il Genoa?I rossoblù vogliono dimostrare che si può giocare in trasferta come al Ferraris, è questa la sfida. Inoltre i punti conquistati non saranno mai l’alibi di una sconfitta o di un pareggio. La mentalità di Jurić mi piace: cercare sempre la vittoria“.

Alessandro Legnazzi

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