La peggiore prestazione dell’anno corrisponde alla peggiore sconfitta. Genoa battuto 4-1 al Sant’Elia dal Cagliari, la classifica non fa più sorridere mister Juric e compagni. Capitan Burdisso ha lanciato il definitivo segnale alla squadra: “Dobbiamo ritrovarci e ricreare il gruppo“. Basterà? Parleremo del momento rossoblù con Beppe Nuti, giornalista di Telenord, nella 23ª puntata della rubrica di Pianetagenoa1893.net “Grifo d’Attacco”.
Adesso non c’è più da scherzare, anche e soprattutto nei confronti dei tifosi. “Da sportivo, la sconfitta di Cagliari è inaccettabile e imperdonabile. A questo Genoa serve energia e tanto gas. Non voglio fare alcuna retromarcia, ma c’è stato un errore generale, a iniziare dalla sopravvalutazione del mercato estivo. É inconcepibile fare diciotto punti nelle prime dieci giornate di campionato e solo cinque nelle altre dieci. Il Grifone aveva una difesa solidissima, poi ha preso otto gol tra Palermo e Cagliari. Non si può“.
Ha notato che dopo un gol subìto solo Burdisso alzava la voce per spronare la squadra? “É il capitano, dopo tutto. Viste le molte assenze il Cagliari giocava per non prenderle, invece ha stravinto e ha subito appena un gol (di Gio Simeone che ha confermato ancora la crescita personale). Ci sono moltissime responsabilità, da parte di tutti: la squadra deve confrontarsi serenamente in ritiro prima di affrontare due partite importantissime per l’immediato futuro“.
Dopo la sconfitta con il Palermo, il Genoa ha perso la propria identità? “Sì, quella scoppola non è stata assorbita e ha generato qualcosa di negativo nello spogliatoio rossoblù: ora Juric deve giocare di psicologia e mettere in campo in migliori. Ieri Burdisso ha parlato di ‘gruppo da ricomporre’ riferendosi non solo al mercato. Se prima c’erano Veloso e Rincon a dare copertura alla difesa, oggi mancano per motivi diversi: sarebbe opportuno l’arrivo immediato di Montoya dal Rosario Central“.
Che cosa può succedere in Coppa Italia contro la Lazio? “I biancocelesti sono la migliore squadra del momento. Spero che il messaggio rossoblù sia: giochiamocelo davvero questo quarto di finale nonostante le regole assurde della competizione. Voglio che il Grifo vada a Roma con la voglia di vincere, o quantomeno con l’intento di provarci. Il Genoa deve vivere ponendosi degli obiettivi, cioé ottenere il massimo. La salvezza è l’attenuante dei giocatori che, in questo campionato già deciso verso il basso, appiattisce la squadra“.
Alessandro Legnazzi, Beppe Nuti
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