GRIFO D’ATTACCO – Bonus finiti: fuori dalla palude

Pianetagenoa1893.net incontra Beppe Nuti, giornalista di Telenord

Genoa Lapadula Piatek Sandro Juric

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Il treno di Juric è deragliato. Il Genoa esce annichilito da cinque gol presi dalla peggiore squadra tra i cinque massimi campionati d’Europa. Uno scempio andato in onda a Pescara che ha acuito la distanza tra club e tifosi. Parleremo del momento rossoblù con Beppe Nuti, giornalista di Telenord, nella 29ª puntata della rubrica di Pianetagenoa1893.net “Grifo d’Attacco”.

Dopo il 5-0 subito dall’ultima in classifica è difficile parlare di calcio. La pagina più brutta della gestione Preziosi. I genoani, dagli Anni ’70 a oggi, ne hanno viste tante: ma come ieri, davvero poche. Il Grifone è stato preso a pallonate dalla squadra peggiore d’Europa, poteva finire ancora peggio, come una partita di tamburello. Zeman ha portato entusiasmo, vero, ma anche idee: a lui bastano poche ore e il risultato è il 2-0 sviluppato da palla inattiva“.

Il Genoa ha sbagliato la stagione sportiva? Sì, da giugno a gennaio sono state prese scelte sbagliate. A Juric vanno riconosciuti dei valori umani e un’intelligenza da uomo di calcio. Il suo vero Genoa si è visto all’inizio quando ha sfrutato il potenziale della rosa: purtroppo tutto si è sciolto come neve al sole a Natale. Juric ha accettato le principali scelte societarie senza opporre la propria ferma posizione; si è rivelato acerbo in una piazza esigente che vuole vedere giocare al calcio. L’anno prossimo il Grifo sarà da rifare quasi completamente, di nuovo“.

Mandorlini è la migliore scelta per il dopo Juric? Sì, è un duro. Tralasciando gli episodi del passato, Mandorlini si presenta come un motivatore che sa lavorare bene con qualsiasi gruppo, adattandosi alla situazione. Da Juric eredita una squadra con caratteristiche da 4-3-3 o le varianti del 3-5-2. Il nuovo mister dovrà motivare squadra e ambiente e scegliere le forze del futuro (se reputiamo salvo il Grifo). Aggiungo che le parole di Enrico Nicolini hanno un grande spessore: si è dimostrato un uomo onesto che ha anteposto alcuni valori al denaro“.

I prossimi tre mesi saranno decisivi per i rapporti club-tifosi, ai minimi storici. La frattura è insanabile? La sconfitta di Pescara è un’onta che sarà ricordata a lungo. I tifosi genoani hanno assorbito tutto, dal derby perso con un autogol al 3-4 col Palermo, ma adesso la misura è colma. La gente non ne può più, i bonus sono finiti: che i giocatori portino il Genoa fuori dalla palude. Nel futuro tutto dipenderà dai risultati e dalle promesse di Preziosi: il patron ha sempre parlato chiaro, tuttavia sarebbe bello se un giocatore di prospettiva restasse più di un anno“.

Alessandro Legnazzi, Beppe Nuti

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