GRIFO D’ATTACCO – Alla cassa senza riscuotere

Pianetagenoa1893.net incontra Beppe Nuti, giornalista di Telenord

Genoa Lapadula Piatek Sandro Juric

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San Siro resta stregato per il Genoa. Nemmeno questa volta il club più antico d’Italia è riuscito a sfatare la cattiva tradizione milanese: 2-0 per l’Inter nel posticipo ma resta il rammarico per non aver finalizzato le tante palle gol create in tutto l’arco della partita. Parleremo del momento rossoblù con Beppe Nuti, giornalista di Telenord, nella 18ª puntata della rubrica di Pianetagenoa1893.net “Grifo d’Attacco”.

Come ha visto la partita di San Siro? Il Genoa si è dimenticato di riscuotere il biglietto vincente alla lotteria. Peccato perché ancora una volta mister Juric aveva preparato la partita con la tattica e l’intensità giusta. É mancato solo il gol, la prestazione c’è stata: mi piaciuta la difesa, i laterali rossoblù hanno stradominato, i tanto criticati Rincon e Veloso sono tornati a fare il loro. La vittoria dell’Inter è bugiarda, il Genoa aveva la partita in pugno: ha perso per colpe sue“.

Possiamo dire che sia stata la più grande occasione persa? Sono d’accordo, il Genoa ha sprecato l’impossibile contro una squadra senza identità e gioco. L’Inter ha sfruttato al meglio le uniche occasioni capitate; contro le grandi squadre bisogna cogliere l’occasione quando queste sono in un periodo nero come quello interista. Ho visto uno tra i primi tempi più belli della stagione, ma il calcio è segnare“.

I giovani hanno peccato in presunzione? Forse un pizzico nel colpo di tacco di Simeone. Gio sta imparando a diventare un centravanti a tutto tondo ma deve essere più cattivo dentro l’area piccola: l’errore di domenica è perdonato a patto che impari la lezione già contro Fiorentina e Palermo. Lazovic è stato impreciso nel secondo tempo, i cross erano o troppo lunghi o troppo corti. Beata gioventù… i ragazzi hanno fatto semplicemente i ragazzi ieri sera“.

Veniamo al mini-match con la Fiorentina: in 62′ il Genoa potrà condurre il gioco in intensità? Sarà interessante vedere come Juric gestirà i diciassette minuti del primo tempo: con un intervallo di un quarto d’ora alle porte, i muscoli si possono raffreddare e creare complicazioni. La Viola è una squadra che lascerà spazi al Genoa perché sanno giocare a calcio come Napoli e Juventus. Non staranno chiusi, il Grifo dovrà dirigere la partita con intensità e cercare di giocare sulle debolezze della Fiorentina, direi Astori e Tomovic“.

Alessandro Legnazzi

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