Giovanni Porcella – Perdenti e contenti

L'opinione del giornalista di Primocanale sulla sconfitta del Genoa a Torino: "Non vorrei che i giocatori si crogiolassero in una sorte di impunibile rassegnazione del tipo “siam perdenti ma contenti”

I giocatori del Genoa sotto il settore dei tifosi rossoblù alla fine di Torino-Genoa (Foto Genoa cfc Tanopress)

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Di perdenti di successo l’Italia è piena. Il Genoa purtroppo non fa eccezione. Juric sarà pure bravo, sarà pure sfigato ma perde, perde e perde. E con lui, sia chiaro, tutti i giocatori che ora non vorrei si crogiolassero in una sorte di impunibile rassegnazione del tipo “siam perdenti ma contenti”. A me dà l’idea che qui si stia scivolando lentamente in una melassa di interviste gioiose improntate al “tutto va bene madama la marchesa” e che alla prossima si vince. E semmai poi di partita ce ne sarà un’altra. E comunque dopo pure. Ma basta, siamo seri. A Torino il suicidio di Romulo, di un Sandro inguardabile, di un allenatore che ha il capocannoniere e lo sta rovinando togliendolo o non facendolo giocare, di una tifoseria che non risponde più che è perdente e contenta. Siamo tutti perdenti e contenti e ci va bene così. Non ho parole. Il Genoa è questo? È solo questo? Un’atarassia conclamata nel buio totale. Se è solo un problema tecnico Preziosi intervenga perché avanti così non si può andare. Sette partite con Juric tre punti. Tutti contenti? Se ci mettiamo l’ultima di Ballardini (farà anche giocar male ma senza le sue 4 vittorie saremmo già in B) sono otto gare senza uno straccio di un successo. Il pubblico è l’ottavo della serie A, penso non sia perdente e adesso per niente contento. Sennò è durissima tirarsi su in mezzo ai perdenti e contenti.

Giovanni Porcella – Grif House Primocanale.it

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