Giovanni Porcella: «Non scherzate col fuoco per favore»

Dopo 4 anni e mezzo, riecco il Genoa di sempre. Aria di contestazione da parte dei tifosi, Marassi terra di conquista, un allenatore esonerato e quello nuovo che oggi appare rassegnato e travolto, giocatori senza carattere (a parte i soliti tre Rossi, Milanetto e Criscito) e allo sbando per colpa di un mercato continuo e […]


Accetta i marketing-cookies per visualizzare questo contenuto.

Dopo 4 anni e mezzo, riecco il Genoa di sempre. Aria di contestazione da parte dei tifosi, Marassi terra di conquista, un allenatore esonerato e quello nuovo che oggi appare rassegnato e travolto, giocatori senza carattere (a parte i soliti tre Rossi, Milanetto e Criscito) e allo sbando per colpa di un mercato continuo e francamente destabilizzante. Società che si muove come da manuale per un piano di forte ridimensionamento (fair play finanziario obbligatorio) o come se addirittura preludesse ad una cessione: se si tagliano ingaggi, si vendono i migliori per acquistare giocatori un po’ così, magari infortunati,non si puo’ pensare ad altro. Insomma nel mondo rossoblu’ un film purtroppo già visto nel passato neppure tanto remoto. Enrico Preziosi a dicembre parlava di pochi innesti, a gennaio ha detto che a parte Rossi non ci sono incedibili, infine onestamente si è assunto le sue colpe per la campagna estiva dichiarando che ora lavora per formare il Genoa del futuro. Bene, il problema è che la squadra rischia la retrocessione seriamente, la classifica dice questo perchè non si puo’ sempre pensare che tanto ci sono tre squadre piu’ scarse. Preziosi fa bene a liberarsi degli ingaggi alti, nono o tredicesinmo posto è lo stesso, ma attenzione. Spinelli ne sa qualcosa: do you remember Padova che vincendo con la Juve fece saltare ogni calcolo? In non l’ho dimenticato. Insomma presidente giocatori, allenatore sembra che stiano scherzando col fuoco. Un anno si puo’ sbagliare pesantemente quindi è il momento di turarsi il naso ed uscire dai guai, ma le prospettive future inquietano non poco. La rivoluzione è persino giusta farla, ma non ora e non così anche se i soldi sono della proprietà e fa quelòlo che vuole. Questa piazza fin qui ha dimostrato grande maturità di fronte a cessioni eccellenti continue. Tredici anni di fango calcistico hanno dato a questa dirigenza un logico, emotivamente parlando, lasciapassare per tutto. Sono arrivati pure splendidi risultati che hanno portato il Genoa ad un mezzo miracolo pallonaro e Preziosi ne è stato l’artefice assoluto. Preoccupa come si stia sgonfiando tutto con responsabilità che arrivano anche dall’alto, almeno così è fino a questo momento. C’è sfiducia, una brutta aria. Prima Gasperini, errore mandarlo via lo ribadisco perche’ tra l’altro faceva da parafulmine e comunque è bravo, poi Ballardini, persona seria, ma anestetizzato da tutto cio’ che lo circonda. E poi cambiano i tecnici ma i risultati non arrivano lo stesso. Non c’è personalità. Se va via Criscito restano Rossi e Milanetto, ci metto Kaladze come elemento di carisma per il suo passato, ma poi? jankovic ha paura di farsi male, Palacio è fragile, Destro è un baby, Kucka è appena arrivato, altri sono immusoniti, Veloso e Mesto, altri sono da compitino come Rafinha e Chico ed Eduardo è ormai impresentabile. Arriverà Marchetti che non gioca da mesi e Scarpi cosa puo’ fare?. Il campionato è pieno di insidie. Sulla carta ci sono giocatori di valore, a tratti gioca benino, tira in porta, ma la squadra non è mai stata squadra, si vede ed è questo che adesso mi allarma come non avrei mai pensato prima. E la mazzata la sta dando questo tourbillon di voci e di compravendite infinite che che mandano in tilt tutti. Non si sa piu’ dove voltarsi, l’importante è che lo sappia chi comanda. Non è la fine del mondo, predicare la calma è normale, per ripartire si puo’ toccare il fondo, ma guai a scavare.

Aggiornamento: è ovvio che se arrivano Marchetti, Konko, Floro Flores, Ze Eduardo e un centrocampista quantomeno non si puo’ dire che voglia smantellare. Il problema è che nelle prossime tre partite occorre fare punti con cio’ che passa il convento per questo serve grande carattere.

Accetta i marketing-cookies per visualizzare questo contenuto.