Giovanni Porcella: niente Di Bello, c’è puzza di bruciato

L'opinione del giornalista di Primocanale: "Oltre ai demeriti propri di una stagione che si sta complicando pericolosamente ecco arbitri e Var a dare la mazzata sul Genoa"


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Torino, passi il mega recupero del primo tempo non giustificato, Spal e va beh l’espulsione assurda di Criscito, poi Roma, non saprei da che parte cominciare e finire ad insultare Di Bello. Ecco c’è puzza di bruciato. Oltre ai demeriti propri di una stagione che si sta complicando pericolosamente ecco arbitri e Var a dare la mazzata sul Genoa. La squadra con il terzo allenatore del campionato in tre mesi ha problemi enormi in difesa e a centrocampo e così si spiega che non vince da due mesi e mezzo. Il mea culpa della società è stato fatto e ora a gennaio bisogna comprare e comprare, seriamente senza se e senza ma. I calciatori a Roma hanno dato tutto, Prandelli ha preparato molto bene il match ma il secondo gol preso in contropiede al 44′ va visto e rivisto nelle segrete stanze del Signorini perché farsi infinocchiare così è inspiegabile. Ai giocatore poi va anche chiesto il perché non hanno protestato inseguendo il signor Di Bello che sarebbe stato costretto a fermare il gioco ed ammonire il primo che gli arrivava davanti alla faccia. Ma a questo punto i congiurati al Var avrebbero dovuto dirgli nell’auricolare “Vai un po’ a veder perché qui l’abbiamo fatta grossa e sporca”. Invece nulla, se è timidezza stiamo freschi se è rassegnazione forse è pure peggio. Ora l’Atalanta sabato al Ferraris, deve essere una bolgia perché attorno al Grifo c’è proprio puzza di bruciato fra errori propri e porcate esterne.

Giovanni Porcella – Grif House/Primocanale

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