Giovanni Porcella: il Genoa imbambolato

Il giornalista di Primocanale sul suo blog: "Ambizioni, semmai ce ne fossero state, chiuse nel cassetto e quindi da Ballardini in giù, tutti a mettere la testa a cuocere sulla salvezza"


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Se la Lazio doveva dare un valore al Genoa stiamo freschi. Dopo i cinque gol col Sassuolo, eccone altri 4 in trasferta. Così non va. Tutto sbagliato. Inizio tragico con i 20′ iniziali uguali a quelli finali del primo tempo di Reggio Emilia: una bambola dietro l’altra. E non essendo la prima volta vuol dire che proprio non ci siamo. Il gol del solito Piatek ha illuso, ma in pochi minuti altro patatrac. Ambizioni, semmai ce ne fossero state, chiuse nel cassetto e quindi da Ballardini in giù, tutti a mettere la testa a cuocere sulla salvezza. Niente altro. Mercoledì c’è il Chievo al Ferraris e lì conta molto sebbene siamo solo ad inizio stagione. Niente drammi, ma meglio inquadrare la realtà che vivere sul pero. Sandro è rientrato e ha fatto una passeggiatina di venti minuti, aspettiamolo ma intanto qualcuno lì deve correre. Tatticamente il Balla poi deve dare una linea perché sembra ancora alla ricerca della formula giusta se è vero che cambia moduli e formazioni in continuazione. Per carità c’è tempo, ma una impronta a ‘sto Genoa bisogna darla. Una squadra che finora in casa sembra una cosa, fuori un’altra. Con la Lazio il tecnico ha provato a contenere ma ha beccato in poco tempo due gol e allora via col settimo cavalleggeri infilato ovviamente nelle praterie lasciate libere dallo scatenato Immobile e compagnia cantando. Troppo brutto per essere vero, ma almeno speriamo che questa secchiata d’acqua gelida in faccia svegli un po’ tutti.

Giovanni Porcella – Tratto da Grifhouse/Primocanale

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