L’importante ora è la salvezza. Il Genoa deve rimanere in serie A per poi capire se il giocattolo di Preziosi che si è rotto può rimettersi in campo con chi e come. La situazione di classifica è brutta ma ancor di più lo è quella della squadra finita giustamente in ritiro a meditare e a correre, si spera.
Ma intorno al Grifone sta volando di tutto. Il caso Infront coinvolge Galliani e pure Preziosi anche se entrambi non sono indagati. Ma il caso esiste e sta venendo fuori il sistema di spartizione dei diritti televisivi con battaglie all’interno della Lega calcio di cui Galliani e Preziosi facevano parte. Sono stati chiesti gli arresti per il manager Bogarelli e altri due e il giudice li ha respinti. Ma il caso non è chiuso.
Intanto il Genoa è pure in vendita.
perché la contestazione contro Preziosi dei tifosi è sempre più forte, anche se va detto che la spaccatura tra pro e chi si oppone al presidente è netta e questo fa male ai rossoblù. Ma chi compra il Genoa Per ora solo chiacchiere e personaggi come Calabrò evidentemente capace di fare un giro di valzer e poi sparire. Altre suggestioni, vedi RedBull, sono evaporate subito.
I conti sono in rosso, non come due anni fa, ma il segno meno c’è
e dopo una stagione come questa Il valore della rosa si è depauperato e cadere in serie B, euro più euro meno, costerebbe 70 milioni e qui non c’è paracadute che tenga.
Preziosi è stanco e ad un bivio. Il Genoa con lui o senza di lui pure. Forse non si può parlare di dramma ma per non farlo ci si aggrappa a quei 5 punticini di vantaggio sul Crotone che significano tanti soldi e la voglia della piazza un giorno di non finire più sui media per sospetti, tensioni e facce in cerca cerca di pubblicità. La storia del Genoa merita altro, ora merita serietà.
Giovanni Porcella – Primocanale
