ESCLUSIVA PG – Pizzigoni (MondoFutbol): “Ocampos grande acquisto, Rincón idolo in patria”

Pianetagenoa incontra Carlo Pizzigoni, esperto di calcio sudamericano e direttore responsabile di Mondo Futbol

Lucas Ocampos (foto Genoa cfc)

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Chi sa solo di calcio, non sa nulla di calcio“. É una delle tante frasi a effetto che hanno reso ancor più grande José Mourinho. Carlo Pizzigoni la conosce bene, tanto da farne un mantra in ogni suo scritto. Pianetagenoa1893.net ha intervistato in esclusiva il direttore responsabile di MondoFutbol.

Partiamo da Tomás Rincón, il Generale rossoblù. Mi inchino di fronte a Rincón perché arriva da una storia personale molto difficile: ha saputo superare il trauma di perdere la madre in tenera età. Da bambino faceva il raccattapalle nella capitale calcistica del sud Venezuela, San Cristóbal (della quale lui ora è cittadino onorario), nello Stato di Táchira: è cresciuto idolatrando Juan Arango, ora lui ha preso la fascia della Vinotinto. Tutto le fortune le ha guadagnate, senza regali. Il Venezuela ha una buonissima tradizione di calcio, purtroppo in alcuni momenti non ha avuto una squadra trascinante tanto che nel 2000 la maglia da calcio non era nemmeno in commercio. La vera svolta del paese si ebbe con la grande emigrazione colombiana, oggi tanti giocatori venezuelano sono di origini colombiane“.

Diego Laxalt può ambire a una grande squadra?Fui colpito da Laxalt nel Sudamericano U20: Gasperini ha saputo dargli fiducia e spazio, quello di cui aveva bisogno per emergere. Se sale di livello può ambire a un top club. Non dimentichiamo che proviene dal Defensor Sporting, un club che in Uruguay lotta con due giganti come Peñarol e Nacional ma che in compenso sta producendo ottimi giocatori dal proprio vivaio. La passione uruguagia per il futbol è unica, lo vivono in modo intenso: tutti i bar e librerie, ad esempio, parlano di calcio e politica, ma soprattutto di calcio“.

Lucas Ocampos è la ciliegina sulla torta genoana?É un grande acquisto che per certi versi mi ricorda quello di Thiago Motta dal Barcellona. Ha un talento riconosciuto, al River lo volevano tutti poi ha forse sbagliato ad andare a Montecarlo: l’ultima esperienza al Marsiglia è stata infelice, non per colpa sua. Sicuramente non si è scordato come si gioca a calcio, deve solo avere continuità“.

La pista Giovanni Simeone si è raffreddata?Credo che lui abbia una grande voglia di fare il salto nel calcio europeo. Dal punto di vista tecnico deve aggiungere delle situazioni di gioco a quelle che già conosce, specialmente fuori dall’area di rigore. Al Banfield ha giocato di più rispetto al River Plate poiché i Millonarios hanno deciso di puntare su Alario. Adesso sta disputando il torneo olimpico con un’Argentina che è un guazzabuglio, una situazione quasi vergognosa: il Tata Martino è stato cacciato senza percepire dieci mesi di stipendio, da due anni manca un successore del presidente Grondona e alcune votazioni con delegati dispari si sono concluse con votazione pari. La gestione sportiva è pessima quindi non lo giudicherei per il cammino a cinque cerchi“.

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Alessandro Legnazzi

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