Enrico Currò a PG: “Il Genoa ha asfissiato il Milan. Obiettivi? Manca continuità”

"La stagione dipenderà dalla permanenza dei quattro giocatori sopra-categoria"

La gioia del Genoa dopo il gol di Pavoletti contro il Milan nel 2016 (Getty Images)

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Dopo il 3-0 del Genoa al Milan nella notte che ha lavato l’onta del derby, Pianetagenoa1893.net incontra in esclusiva il collega Enrico Currò, firma di Repubblica e conoscitore dell’ambiente rossoblù e rossonero, presente martedì al Ferraris durante l’anticipo del turno infrasettimanale.

Non sono d’accordo con mister Juric quando ritiene superiore la prestazione del Genoa nel derby rispetto al Milan. I rossoblù hanno disputato venticinque minuti perfetti contro la Sampdoria, ma la gara va letta nella sua interezza” esordisce Currò. Il club più antico d’Italia è riuscito a mettersi alle spalle la rabbia del derby con una grande prestazione: “Il Genoa era il peggior avversario per il Milan per ritmo e intensità: il Grifone ha vinto nella mezz’ora iniziale, approcciata con grande concentrazione, dove ha asfissiato l’avversario. Le cose si sono equilibrate quando Montella è passato al 4-4-2 per pareggiare l’uomo in più sulle fasce“.

Passando all’analisi individuale, Currò spiega: “Molti addetti ai lavori mi hanno confermato le grandi capacità di Muñoz nell’uno contro uno e in marcatura: ha giocato benissimo contro Bacca, attaccante che non ha mezze misure, o gioca bene o sbaglia la partita. Pavoletti? É il giocatore più efficace del campionato, ce ne siamo accorti quando ha costruito due occasioni nel quarto d’ora del derby e quasi due gol nei venti minuti di martedì sera“.

Infine gli obiettivi: se ne sentirà parlare dal primo febbraio? “Preziosi ha parlato addirittura di marzo come mese per fissare il traguardo. Al Genoa manca la continuità di rendimento, per questa ragione non bisogna lasciarsi fuorviare dai risultati negativi, come il derby, o positivi come il 3-0 al Milan. Sicuramente Juric lavora con un gruppo da parte sinistra della classifica: molto dipenderà dal mercato invernale e dall’eventuale permanenza dei quattro giocatori sopra-categoria, cioè Perin, Izzo, Rincon e Pavoletti“.

Alessandro Legnazzi

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