L’ultimo saluto a Spartaco Landini

Ai funerali nella Chiesa della Consolazione a Genova c'erano tante persone: la delegazione del Genoa, l'ex presidente rossoblù Aldo Spinelli e i campioni della Grande Inter Suarez, Corso, Burgnich, Bedin e Soldo, oltre a Gianfelice Facchetti figlio di Giacinto

Spartaco Landini (Foto Primocanale)

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Stamane l’ultimo saluto a Spartaco Landini del Genoa e di tanti esponenti del calcio di un tempo e di quello attuale. I funerali si sono svolti presso la Chiesa della Consolazione in via XX Settembre a Genova. Presenti i giocatori della Grande Inter di Angelo Moratti, dove Landini aveva giocato: Suarez, Corso, Burgnich, Bedin e Soldo, oltre a Gianfelice Facchetti figlio di Giacinto. Per il Genoa erano presenti l’amministratore delegato Zarbano, il vicepresidente Blondet e il capo del settore giovanile, Sbravati: c’era anche l’ex presidente Spinelli che aveva conquistato con il direttore sportivo Landini il quarto posto in campionato e la semifinale di Coppa Uefa. La chiesa era gremita di familiari, amici, conoscenti e colleghi.

Ecco il ricordo di Landini tratto dal sito del club più antico d’Italia.

Chissà davvero se lassù, come ha detto sull’altare padre Galli, ti hanno accolto in uno stadio immenso. Giusto per non farti sentire la mancanza. Vuoi mettere, se no? Le gioie per le vittorie, certo che sì. Le delusioni per le sconfitte. Incassate con una sportività che ha fatto scuola e ti fatto guadagnare punti, in affetto tra le tue squadre e in stima tra gli avversari. Assist che possono servire in pochi. Tu che sei volato da un posto di lavoro a un altro sempre con stile ed eleganza. Un alone di positività come marchio di fabbrica. Una scia di “allegria e leggerezza, serenità e ottimismo”. Come ha ricordato sul pulpito l’avvocato Bordonaro, tra i singhiozzi che sgorgavano e quant’è stata dura arrivare in fondo, davanti alla tua famiglia e a chi ti ha voluto bene. Il tesoro di ogni stagione e il tuo porto sicuro. Poco o tanto importano i luoghi in cui si è passati, perché certe cose contano di più. Rimangono per assumere nel tempo un valore più compiuto. In un’altra dimensione e in altri stadi. Certi vuoti finiscono per riempire. 

Oggi siamo passati a salutarti per stringerti in un abbraccio. Per dirti grazie per l’ultima volta. Come riportava la scritta stampata sulla maglia del club, “Grazie Spartaco”, appoggiata sul feretro color chiaro. Due semplici parole per dirti tutto ciò che di vero e bello c’era da dirti. Senza filtri e fanfare. Non una lettera di più. C’era il Genoa di ieri con il presidente Aldo Spinelli in prima fila. Tanta Inter con campionissimi come Suarez, Corso, Burgnich, Bedin e Soldo. Gente che ha fatto la storia del calcio. Il figlio di capitan Facchetti e gli applausi che ti hanno salutato all’inizio e alla fine. Molti capelli bianchi qua e là, vicini a sguardi che si affacciano sul mondo. Come gli undici bambini della Cantera, leva 2009, tanti quanti una formazione e magari li hai contati, con il labaro ufficiale uscito dal Museo al Porto Antico. Dietro di loro altri sei ragazzi del 2001 e 2002. Coi pantaloni rossi e la maglietta blu. Il Genoa di oggi con l’ad Zarbano, il vicepresidente Blondet e il capo del settore giovanile, Sbravati, a guidare la folta delegazione.

Diverse società rappresentate, tra cui la Sampdoria con il ds Osti. E una sfilza infinita di personaggi conosciuti e non. Tra questi anche Briaschi, l’ex ds Vitali, Maselli, Onofri, Perotti, Bortolazzi, Chiappino, Torrente, Damiani, Grosso, Siri, Nappi, Casaleggio, Ferroni, Romairone, Nicolini, Cagni, Signorelli, Doni e altri ancora. Antonella Signorini a ricordarti di Gianluca. Molti giornalisti che ti apprezzavano anche se, a volte non si poteva proprio fare diversamente, gli contavi quella dell’uva per prendere tempo e lanciarti in un dribbling. Ex magazzinieri e fisioterapisti. Tifosi di primo e secondo pelo. Tanto Genoa, parecchia Genova e il tuo mondo. Te ne sei andato, raccontano chi ti ha vissuto sino all’ultimo, senza lamentarti. Più forte della malattia e di tutto. L’ultima lezione di chi non aveva la pretesa di insegnare agli altri. La dote dei grandi. Come Spartaco Landini.     

I funerali di Spartaco Landini (Foto Genoa cfc)
I funerali di Spartaco Landini (Foto Genoa cfc)
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