Le ali del Grifone planano in Europa

Il Genoa è in Europa. I ricordi dei primi anni '90 possono finalmente lasciare il posto ad una storia ancora da scrivere. La matematica qualificazione dopo il 2-2 contro il Chievo


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Sono trascorsi diciotto anni ma sembra una vita. Il Genoa ritorna in Europa tra il tripudio della sua gente. Un traguardo straordinario soprattutto se si considera dove si trovava la squadra appena tre anni fa. I confini nazionali stanno stretti ad una squadra come quella forgiata da Gian Piero Gasperini, paragonata per il proprio gioco addirittura al Barcellona.

Un Genoa che porta in Europa il capoluogo ligure con la chiara intenzione di restarci il più a lungo possibile.

Oviedo, Bucarest, Liverpool ed Amsterdam restano ricordi fantastici, anche se un po’ ingialliti. E’ il momento, però, di non vivere più solo del passato ma di guardare al presente con la consapevolezza che si sta scrivendo la storia.

I tifosi troveranno un’Europa ben diversa da quella dei primi anni ’90, con la moneta unica, ed il trattato di Schengen ad aver abbattuto le frontiere. Una moltitudine di staterelli  riconosciuti di recente e che, chissà, potrebbero essere meta per una delle prossime trasferte. Diverso anche il nome ed il regolamento della manifestazione: non più coppa Uefa ma Uefa Europa League. Si giocherà prevalentemente il giovedì.

La matematica qualificazione è arrivata grazie al pareggio casalingo (2-2) contro il Chievo. Un buon Genoa che, nonostante due ottime occasioni per passare in vantaggio, con Sorrentino a sventare i colpi di testa di Sculli e Jankovic, si è trovato a sorpresa a dover rincorrere per il tocco vincente di Pinzi. Il Chievo aveva addirittura raddoppiato, ma il direttore di gara, dopo la segnalazione del guardalinee, annullava per tocco di mano di Pellissier. Nel finale di tempo la traversa diceva di no ad uno scatenato Jankovic, vicino al gol anche con un diagonale a fil di palo.

Nella ripresa il Genoa stringeva i tempi e al 13’ Milito si procurava e trasformava un rigore concesso per fallo di Yepes. L’ingresso di Olivera risultava provvidenziale. Una sua punizione, infatti, portava i rossoblù in vantaggio facendo esplodere il “Ferraris”. Nessun dramma per il gol del definitivo 2-2 realizzato da Pellissier al 40’: l’Europa non può attendere ed il Genoa stacca già il biglietto con due giornate d’anticipo.

Claudio Baffico

GENOA-CHIEVO 2-2 (Primo tempo 0-1)

GENOA – (4-2-3-1) – Rubinho; Rossi, Ferrari, Bocchetti, Modesto (8′ st Vanden Borre); Motta, Juric; Sculli (20′ st Olivera), Milanetto, Jankovic (48′ st Signorini); Milito. (Scarpi, D’alessandro, Lazarevic, Parfait). All: Gasperini.

CHIEVO – (4-3-1-2) – Sorrentino; Frey, Mandelli, Yepes, Mantovani; Luciano, Marcolini (37′ st Esposito), Pinzi (21′ st Bentivoglio); Rigoni; Pellissier, Bogdani (27′ st Langella). (Squizzi, Sardo, Moro, Italiano). All: Di Carlo. Arbitro: Tagliavento. Marcatori: 35′ pt Pinzi (C), 13′ st rig. Milito (G), 26′ st Olivera (G), 40′ st Pellissier (C) Ammoniti: Motta (G), Mandelli (C), Juric (G), Olivera (G)

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