Inchiesta sugli ultras Genoa, Gasperini interrogato dai Pm: “Mai ricevuto minacce”

"Io nemmeno li conoscevo quei tifosi, li ho visti solo due volte" ha spiegato il tecnico

Gian Piero Gasperini (Foto Marco Luzzani/Getty Images)

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“Non ho mai ricevuto pressioni o minacce. Io nemmeno li conoscevo quei tifosi, li ho visti solo due volte”. Gian Piero Gasperini, ex allenatore del Genoa ora all’Atalanta, ha risposto così (riporta Primocanale) alle domande del Pubblico ministero Emilio Gatti, come persona informata dei fatti, riguardo alle presunte minacce e pressioni ricevute da alcuni ultras rossoblù. Il tecnico, accompagnato dal legale del Genoa Alessandro Vaccaro, ha proseguito: “Li avevo visti a una festa a Pegli. Poi c’erano stati alcuni striscioni di contestazione. Ma dopo la vittoria del derby li avevo incontrati di nuovo e erano tranquilli, mi hanno anche regalato una bandiera dicendomi grazie”. Nell’inchiesta sarebbero indagati alcuni tifosi per il reato di associazione a delinquere. Nei prossimi giorni potrebbero essere sentite altre persone della società informate dei fatti. Secondo quanto si è appreso la Procura starebbe indagando sulla conclusione consensuale anticipata, avvenuta lo scorso giugno, del rapporto tra Gasperini e il club più antico d’Italia. Il Pubblico ministero, gli ultrà avrebbero ricattato l’ex allenatore. Fra gli episodi presi in considerazione dal Pm ci sarebbe il litigio sulla presenza negata ad alcuni calciatori della squadra ai raduni dei club. Durante una conferenza stampa del gennaio 2016, Gasperini aveva puntato il dito contro alcuni tifosi.

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