Garrone e la questione stadio di Marassi

Il presidente blucerchiato parla anche del Genoa


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Dopo aver chiuso una volta per tutte le voci relative ad una partenza di Antonio Cassano con una percentuale del 100% che non lascia spazio a dubbi, il presidente della Sampdoria Garrone, intervistato dalla Gazzetta dello Sport ha parlato del problema dello stadio.«Avete visto nell’intervallo? C’erano venticinquemila per­sone, e tutte sono andate al bar. A Marassi neppure prova­no ad alzarsi. Eppure il Feye­noord è già pronto a costruire un nuovo impianto». Questo l’esordio del patron blucerchiato prima di tuffarsi a capofitto sul discorso “nuovo stadio”.”La lettera scritta da me e dal presidente Preziosi, sottoscritta anche dal sindaco Vincenzi – ha spiegato – indica la volontà da parte del sindaco di discutere il documento in merito al progetto di un nuovo stadio. Non credo che spostando il carcere al fine di ampliare la parte esterna del ‘Ferraris’ migliorerebbe la situazione”.Insomma, le intenzioni di Garrone sono chiare: “Sampdoria e Genoa non possono accettare di giocare ancora per molto a Marassi. E’ un problema di sopravvivenza delle due squadre che altrimenti rischiano di andare in Serie B. Spero che i problemi legati alla vicinanza di un nuovo stadio con l’aeroporto Colombo siano risolvibili”.

Poco spazio per le ‘romanticherie’ dunque: per Samp e Genoa è ora di cambiare aria, ne va della loro stessa “sopravvivenza”…

 

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