Federsupporter: «Napoli-Genoa doveva essere sospesa»

Il sindacato dei tifosi aveva già chiesto, una logica sospensione della gara: ora, dopo la scoperta dei 14 positivi del Genoa, si è rivelata come un atto dovuto

Alfredo Parisi, presidente di Federsupporter

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Avevo appena ieri, 28 settembre, pubblicato l’articolo Avanti, Avanti, Avanti”, in cui manifestavo tutta la mia preoccupazione, non solo e non tanto, sulla riapertura parziale degli stadi, fortemente voluta dalla FIGC in un continuo asfissiante, pressing sulla politica, quanto sulla dichiarata “debole” positività di un giocatore del Genoa.

Improvvisamente, nella tarda serata è piombata la notizia della positività al Covid di ben 14 tesserati del Genoa.

Questo dopo la partita giocata a Napoli, a solo a poche ore di distanza dalla rilevata positività del portiere titolare del Genoa e del rinvio ( di ben 3 ore!!!) nella stessa giornata della partita.

Si chiedeva già allora, una logica e tutelata sospensione della gara: ora, a posteriori rivelatasi come un fatto dovuto.

E mentre si sta cercando di metabolizzare la notizia, sui siti si cerca di minimizzare l’evento pandemico, addirittura sollevando dubbi su tale positività collettiva.

Da tutto ciò deriva solo una certezza; la scienza medica, che dovrebbe garantire la salute alle persone , ed alla quale anche il calcio dovrebbe sottostare, non sa cosa fare realmente.

Ma gli aspetti più gravi di questo evento , di per se già gravissimo, sono le ricadute sul “baraccone” calcio.

Al di là delle giuste richieste di rinvio della prossima gara che dovrebbe giocare il Genoa, (con quale formazione ? ) lasciano stupiti i commenti e le dichiarazioni “preoccupate” qualora la gara di Torino non dovesse giocarsi; rispettando il calendario”… dovrebbe essere il Torino ad appellarsi chiedendo di giocare comunque il sabato” ( cfr. www.gazzetta.it, del 28 settembre 2020) .

Alla faccia dello sport

Soprattutto in conseguenza della mancanza di ogni e qualsiasi regola che la FIGC avrebbe dovuto predeterrminare, come invece previsto dall’UEFA, circa il numero minimo di giocatori, non colpiti da virus, necessari per poter disputare la gara.

Ma il “ grido di dolore” dell’Amministratore Delegato di Lega Serie A si è sollevato ( cfr. www. tuttomercatoweb.com di Lorenzo Di Benedetto) non per portare serenità e tranquillizzare ma, affermare che “il calcio è al centro del tempo libero degli italiani e va protetto” sottolineando i danni economici che sta subendo il calcio.

Neppure una dichiarazione di presa di coscienza della situazione di emergenza sanitaria che è emersa: contano solo i ricavi dai diritti tv e gli investimenti negli impianti sportivi, sui quali devono essere eliminati i vincoli delle “soprintendenze che non devono bloccare la ristrutturazione del Franchi..” ( cfr. ibidem).

Alfredo Parisi

Presidente Federsupporter

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