Okay che la sezione maschile del football sia quella più decantata, ma esiste anche il calcio femminile. Il Genoa, che è pioniere in fatto di club, lo è anche nel fornire numeri importanti alla causa sostenuta dalla Figc in nome di un’implementazione a un movimento calcistico interamente costituito da quote rosa. I numeri sono in netto miglioramento, visto anche il susseguirsi di normative mirate a implementare il numero delle giocatrici e curare in maggior misura l’attività di queste ultime. Il professionismo s’adegua, il Grifone non avrebbe potuto restare impassibile dinanzi al cambiamento.
Da tre anni a questa parte, la sezione femminile del Genoa è arrivata a contare circa ottanta tesserate raggruppate in tre categorie: le Under 16 allenate da Luca De Guglielmi, le Under 14 dei mister Gabriele Paganin e Paolo Gallo (nipote del don), le Under 10 seguite dal tecnico Sergio Parodi. Tre rappresentative, due campi (quello di Voltri e l’Anpi Casassa, di Molassana), un solo monito: giocare, allenarsi, segnare e dare il proprio meglio in partita. Certo, non solo si semina ma pure si raccoglie: Giada Abate gioca da centrocampista e anche questo mese, dal 16 al 21, sarà convocata dall’allenatrice Nazzarena Grilli per fare parte del ritiro al Centro Tecnico Federale di Coverciano insieme alla Nazionale Under 16. Traguardo assolutamente da celebrare, per la giovane atleta genovese e genoana, ma più profondamente pure per lo sviluppo di un calcio troppe volte ostacolato dall’ombra del calcio maschile.