Asta diritti tv serie A: clamoroso, Mediaset non presenta offerte

La società di Berlusconi lo ha deciso a causa dell’esposto presentato all’Antitrust per ottenere una nuova formulazione del bando 2018-2021. Le uniche offerte da Perform e Sky. Si va verso un rinvio della gara

Genoa
Telecamera (Matthias Kern/Bongarts/Getty Images)

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Colpi di scena all’apertura delle buste per i diritti tv per la serie A per il triennio 2018-21. Sono soltanto due le offerte, secondo quanto riferisce dal suo blog il giornalista Marco Bellinazzo del Sole 24 Ore: sono quelle di Sky e Perform Group che puntano ad acquisire 4 dei 5 pacchetti. Tuttavia, le somme proposte sono molto al di sotto rispetto alle attese della Lega e dell’advisor Infront: 540 milioni contro un miliardo. Invece Mediaset, a causa della presentazione dell’esposto all’Antitrust per ottenere una nuova formulazione del bando, non ha presentato offerte: anche Telecom e Vivendi non hanno presentato offerte. “L’assemblea dei club – scrive Bellinazzo – convocata per le ore 14, potrebbe perciò decidere per la non assegnazione, come prevista dal bando in caso di pacchetti rimasti invenduti o di offerte insoddisfacenti, avviando una nuova asta senza procedere a trattativa privata”.

Sky avrebbe offerto 230 milioni di euro, circa 30 più del minimo richiesto, per il pacchetto A, per la trasmissione sulla piattaforma satellitare delle partite di 8 squadre, fra cui Juventus, Napoli, Milan e Inter (248 eventi totali). La pay tv del gruppo Murdoch avrebbe formulato un’offerta da 210 milioni di euro per il pacchetto D (quotato circa 400 milioni di euro) che copre le gare di 12 squadre, fra cui Roma, Lazio, Torino e Fiorentina: sono 324 eventi complessivi per un totale di 324 eventi di cui 132 in esclusiva, incluso il derby della Capitale.
Stando alle indiscrezioni, sarebbero ben inferiori al minimo richiesto le offerte proposte da Perform Group per i pacchetti C1 e C2, che comprendono i diritti tv per la piattaforma internet delle stesse squadre del pacchetto A e B rimasti invenduti nel triennio attuale: il minimo prefissato era di minimo 100 milioni di euro ciascuno. “Si parla di un’offerta totale di circa 100 milioni per entrambi i pacchetti web” conclude Bellinazzo.

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