Altolà del Tribunale di Milano a Mediapro sui diritti tv della Serie A

Il giudice Claudio Marangoni ha intimato l'annullamento del bando per la non corretta formulazione e, in particolare, per le violazioni dei principi antitrust

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Tutto da rifare. Il Tribunale di Milano ha accolto il ricorso di Sky in merito all’assegnazione dei diritti tv della Serie A per il triennio ’18-’21. Il bando di Mediapro è da rifare poiché la sua formulazione non è corretta e, in aggiunta, viola i principi dell’Antitrust (in modo particolare limita la libertà di scelta dei singoli offerenti nel formulare le proposte per i diversi contenuti e servizi). Il Presidente della Sezione Imprese del Tribunale di Milano, Claudio Marangoni, ha depositato il provvedimento con cui ha confermato la sospensione d’urgenza del bando di Mediapro, che ora ha quindici giorni di tempo per presentare ricorso riformulando il bando alla luce della decisione della magistratura milanese.

Come spiega La Gazzetta dello Sport, la società spagnola aveva ottenuto con un’offerta di mille euro superiore alle richieste minime della Lega di Serie A l’assegnazione dei diritti tv per il prossimo triennio. Sky, detentrice dei diritti fino alla stagione in corso, aveva chiesto alla Lega di considerare inammissibile l’offerta di Mediapro.

Sky commenta con una nota ufficiale: “La decisione del Tribunale di Milano ha confermato che era necessaria una verifica dell’aderenza del bando di Mediapro alle leggi italiane, facendo chiarezza a beneficio di tutti i partecipanti e creando i presupposti per la definizione della procedura di assegnazione dei diritti 2018-21 della Serie A. Sky ribadisce di essere pronta come sempre a fare la sua parte con un’importante offerta che possa dare certezza a tutti gli appassionati e allo stesso tempo garantire il futuro dei club e di tutto il sistema calcio“.

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