Agente sportivo, ritorna l’esame (doppio) per l’abilitazione

E' prevista una prova generale su diritto dello sport, privato e amministrativo, e una prova speciale sulla normativa federale dei tesseramenti


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Il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 23 marzo 2018 riqualifica la figura dell’agente sportivo. Un ritorno al passato che fa esultare tutta la categoria, distrutta dalla riforma di Blatter che attraverso un obolo di 500 euro ha reso tutti quanti procuratori sportivi. Tale professione torna con la formula antica: il doppio esame abilitativo.

Occorrerà quindi superare un doppio test, oltreché non avere riportato condanne non colpose nel quinquennio precedente: la prima prova (fine marzo-fine settembre presso il Coni) è “generale” e verificherà in forma orale e/o scritta la conoscenza del diritto dello sport e degli istituti fondamentali di diritto privato e diritto amministrativo; la prova “speciale” (fine maggio-fine novembre presso le federazioni sportive) consiste nel saggio scritto e/o orale della normativa federale sui tesseramenti.

Il soggetto che ha superato entrambe le prove può chiedere alla federazione sportiva presso la quale ha svolto la prova speciale di essere iscritto al registro federale degli agenti sportivi. La marca da bollo da apporre alla richiesta da inviare al Coni, unita al certificato rilasciato dalla federazione, costa 250 euro, anche per l’obbligatorio annuale. Il Coni rilascia il tesserino che individua una o più discipline federali nell’ambito nel cui ambito l’agente sportivo è chiamato a operare.

Come comunica la Iafa “a breve sarà convocata in Roma una assemblea nazionale per analizzare insieme tutti i risvolti della nuova normativa e per fissare i prossimi obiettivi dell’associazione nell’interesse della categoria”.

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