Domani va in scena “Campo 52” a Pian di Coreglia

Per la prima volta, nei luoghi dove di un campo di concentramento attivo in Liguria durante la Seconda Guerra Mondiale, sarà rappresentato da Massimo Minella lo spettacolo sulla triste storia del campo di deportazione


Accetta i marketing-cookies per visualizzare questo contenuto.

Venerdì prossimo, alle ore 21, lo spettacolo Campo 52. Storie di crimini e d’amore in tempo di guerra va in scena per la prima volta nel luogo esatto dove sono accaduti i fatti che riporta alla memoria collettiva: Pian di Coreglia, una piana tra i monti alle spalle di Chiavari dove durante la seconda guerra mondiale è stato allestito un campo di concentramento. Autore e interprete di Campo 52 è Massimo Minella, accompagnato da Franco Piccolo alla fisarmonica, per una produzione di Teatro Pubblico Ligure che organizza l’appuntamento con il Comune di Coreglia. Lo spettacolo, parte dalla ricerca documentaria di Minella, giornalista e scrittore, che racconta la storia vera di quello che è accaduto e nessuno ha più voluto ricordare.

Campo 52 è una storia dimenticata, quella di un campo di concentramento attivo in Liguria durante la Seconda Guerra Mondiale. Un campo che ha vissuto due volte, quello di Pian di Coreglia. Fino all’8 settembre del ’43, infatti, è stato campo di concentramento per prigionieri della Guerra d’Africa, soldati del Commonwealth catturati in Libia dalle forze italo-tedesche. Dopo la firma dell’Armistizio è invece diventato campo per internati civili, dissidenti politici, oppositori del Regime, ma anche ebrei, rinchiusi qui prima della deportazione ad Auschwitz. Attraverso una storia d’amore fra due giovani, si snoda così questa storia che rivive anche attraverso le parole e le musiche dell’epoca. Un microcosmo che si confronta con qualcosa di enorme e terribile. Una pagina che forse vale la pena restituire al presente, affinché non dimenticando, si possa affrontare più consapevolmente il futuro.
Massimo Minella, nato a Genova. Caporedattore vicario dell’edizione ligure del quotidiano “la Repubblica”, è autore di numerose pubblicazioni di narrativa per l’infanzia e di argomento storico-economico. Nel 2014 ha vinto il premio ‘Mare Nostrum Awards’ per un reportage sul Mediterraneo e nel 2016 il premio ‘Marincovich Cultura del Mare’ per il suo libro Storie di navi e principesse che non fecero ritorno. Dai suoi libri sono tratti testi che l’autore stesso racconta nei festival teatrali, a cura del Teatro Pubblico Ligure. Recentemente ha pubblicato 1914. L’esposizione internazionale di Genova (De Ferrari), tema a cui ha dedicato una mostra allestita a Palazzo San Giorgio, Genova.

Accetta i marketing-cookies per visualizzare questo contenuto.