Un ricordo del Grande Torino: l’Amore e il Tempo

Alfredo Parisi, presidente di Federsupporter, ci invia questo ricordo della mitica squadra granata nell'anniversario della tragedia di Superga

Il Grande Torino 1948-1949 (da wikipedia)

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4 Maggio….. una data senza anno, perché QUEL 4 maggio non ha tempo: vive come l’amore pirandelliano.

E l’amore guardò il tempo e sorrise perché sapeva di non averne bisogno…..Fuggì senza allontanarsi, ritornò senza essere partito, il tempo moriva e lui restava….”

Ecco per un ragazzo di allora di otto anni quella data era ed è solo un giorno ed un mese.

Il Grande Torino non era un Club sportivo, era il Mito della vittoria; di una vittoria su tutto e tutti che, dopo i disastri e le oscenità di pochi anni prima, permetteva ad un popolo in miseria, non solo economica, di tornare a credere nella vita.

Quel disastro che ha troncato l’esistenza di trentuno uomini era il Nostro disastro; una tragedia vissuta attraverso le drammatiche parole dei cronisti radiofonici.

Un tragedia fotografata, allora, solo dalle parole rotte dall’emozione e per questo ancora più coinvolgente.

Nella mia cameretta mi stringevo al petto il mobiletto dove la radio trasmetteva quelle parole e piangevo senza trovare la forza di staccarmi da esso, come se abbandonandolo abbandonassi i miei Eroi.

Per quegli Uomini e per quei Valori che essi impersonavano il Tempo è proprio come l’Amore: lui passa ma l’altro resta e per sempre.

Alfredo Parisi

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