Mercato invernale, la Iafa scrive a Gravina: “Chiediamo lo spostamento della chiusura dal 18 al 31 gennaio”

L'associazione degli agenti calcistici argomenta in una lettera i motivi della sua richiesta. In particolare, la chiusura anticipata in Italia rispetto agli altri "pone irrimediabilmente i club italiani e i calciatori con essi tesserati, in una posizione di svantaggio per le negoziazioni con club di Federazioni estere"


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La Iafa ha chiesto ufficialmente alla Figc lo spostamento della data di chiusura del calciomercato invernale dal 18 al 31 gennaio. Lo ha formulato in una formale istanza l’associazione degli agenti al presidente Federale Gabriele Gravina, in cui sono evidenziate le argomentazioni in una serie di punti. In particolare, la chiusura anticipata in Italia rispetto agli altri “pone irrimediabilmente i club italiani e i calciatori con essi tesserati, in una posizione di svantaggio per le negoziazioni con club di Federazioni estere, i quali attenderebbero strategicamente la chiusura del “calciomercato interno italiano”, per strappare condizioni più vantaggiose”. Inoltre “la scelta di ridurre i termini dei trasferimenti per il mercato di riparazione (non assunta dalla attuale governance federale) in un momento cruciale della stagione, risulta illogica, immotivata ed infruttuosa” sottolinea il presidente della Iafa Christian Bosco.

Come si può vedere da questa tabella, il mercato italiano è l’unico a chiudersi nella data del 18 gennaio. Invece i principali campionati europei (Inghilterra, Germania, Francia, Belgio, Spagna) chiudono tutti al 31 gennaio.

La speranza è che al Consiglio federale del 18 Dicembre, almeno una delle componenti chieda di mettere in votazione un provvedimento di “rimodulazione dei termini”, in modo da risolvere last minute una questione che alla luce di quanto evidenziato dall’associazione agenti, appare addirittura inspiegabile e paradossale. Ecco il testo integrale della lettera della Iafa.

 

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