Il Senato approva definitivamente il decreto dignità

Stretta sulle sanzioni per chi viola il divieto di pubblicità per giochi e scommesse. E' obbligatorio presentare la tessera sanitaria quando si accede in una sala con le slot machine

Luigi Di Maio, vicepresidente del Consiglio dei ministri

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Il decreto dignità, fortemente voluto dal ministro dello Sviluppo Economico Luigi Di Maio, è stato ieri convertito definitivamente in legge. Il Senato lo ha approvato con 155 voti favorevoli, 125 contrari e un solo astenuto. Ora il testo passa alla firma del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e poi sarà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale. Per il mondo dello sport, e soprattutto per il calcio, ci saranno forti ripercussioni con la parte riguardante il divieto di pubblicizzare giochi e scommesse: è stato infatti confermato l’inasprimento delle multe (inserito in prima approvazione alla Camera) per coloro che non le rispettano, che sono comprese dal 5% al 20% del valore della sponsorizzazione. Il minimo della sanzione sarà di 50mila euro.

Sarà inoltre inserito si sulle slot e sulle lotterie istantanee la scritta “nuoce gravemente alla salute”: un provvedimento simile a quello che si legge sui pacchetti delle sigarette per mettere in guardia i giocatori sulla ludopatia. Il testo impone l’obbligatorietà dell’uso della tessera sanitaria per poter accedere nelle sale con le slot e gli apparecchi da gioco: ciò dovrebbe impedire, almeno nell’intenzione del legislatore, l’accesso dei minori. Sempre per tutelare questi ultimi, gli apparecchi che non posseggono sistemi per impedire l’accesso ai giochi dovranno essere eliminati dal 1° gennaio 2020: le eventuali violazioni saranno sanzionate con a 10.000 euro per ogni apparecchio non eliminato. Infine, è stato istituito il logo del ministero dello Sviluppo Economico (e rilasciato dai Comuni) ‘no slot’ per i bar, gli esercizi pubblici e i circoli privati che non possiedono apparecchi da gioco.

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