Il programma della settimana de Il Falco e il Gabbiano

Enrico Ruggeri dal lunedì al venerdì alle 15.30 su Radio 24 parlerà di: La monaca di Monza, il calciatore Omar Sivori, l’artista ex componente dei Beatles Stu Sutcliffe e l’astronauta russo Sergei Krikalev. Ernò Nemecsek, uno de I ragazzi della via Pál, sarà invece la protagonista della seconda puntata di Sulle Ali di Carta

Enrico Ruggeri

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Si apre con uno scandalo la settimana de Il Falco e il Gabbiano di Enrico Ruggeri. Lo scandalo di un personaggio che abbiamo studiato tutti sui banchi di scuola. Uno dei protagonisti più interessanti e chiacchierati del famoso romanzo manzoniano, I Promessi Sposi. Una persona che è realmente esistita e che Enrico Ruggeri racconta oggi, lunedì 13 febbraio, alle 15.30 su Radio 24. Stiamo parlando di Marianna de Leyva, passata alla storia con il nome di Suor Virginia Maria, la Monaca di Monza. Costretta dal padre a prendere i voti giovanissima, è la protagonista di uno scandalo famoso che sconvolge Monza all’inizio del 1600: a fare scalpore è la sua relazione con il Conte Gian Paolo Osio, dal quale ha due figli, che arriva ad uccidere tre persone per nascondere la tresca con la religiosa. Ma quando i delitti vengono scoperti, l’uomo viene condannato a morte, mentre Suor Virginia viene processata e condannata ad essere murata viva in una piccola cella nel Ritiro di Santa Valeria, a Milano, senza alcun contatto con l’esterno. Qui rimane rinchiusa per oltre tredici lunghissimi anni, finché riceve la grazia dall’Arcivescovo Federico Borromeo.

Da Monza e Milano Il Falco e il Gabbiano spicca il volo e si sposta in Sudamerica portandoci all’interno del mondo del calcio. Un calcio che è sempre stato diverso da quello europeo. Non solo per tecnica individuale, ma anche e soprattutto per il cuore, il sentimento, la passione che viene messa in quello stile, in quei moduli e in quella mentalità diversa nel giocare a calcio. E più si va indietro nel tempo, più queste differenze si accentuano. Mentre oggi, infatti, i giocatori cambiano casacca e continente con più facilità, per cui un giorno giocano in Brasile, un altro in Germania, un altro ancora in Cina, e tutto si livella alle leggi del mercato, una volta solo i migliori giocatori sudamericani riuscivano a trasferirsi in Europa mettendo in mostra la loro bravura. Martedì 14 febbraio Enrico Ruggeri racconta su Radio 24 la storia di un grande giocatore argentino che è diventato un mito in Italia e ancora oggi è considerato uno dei migliori giocatori di tutti i tempi: Omar Sivori, il calciatore a cui piaceva umiliare gli avversari con un tunnel.

È una storia dal sapore antico, quella che Enrico Ruggeri racconta mercoledì 15 febbraio all’interno della seconda puntata di “Sulle ali di carta”. Una storia di bambini, al più ragazzi, di quelli che ancora giocavano all’aria aperta, con uno strumento fondamentale e preziosissimo: la loro fantasia. Una vicenda in cui non ci sono smartphone, non esistono videogiochi, i gruppi su Whattsup e nemmeno i cartoni in televisione. Non esisteva nemmeno la televisione. È il tempo dei giochi più belli, quelli che spesso da adulti si guardano con sufficienza, ma che in realtà sono pieni di regole speciali, di guerre, con tanto di tradimenti, atti di coraggio e di vigliaccheria, di simboli e bandiere, di valori assoluti. Il protagonista di questa storia? Un ragazzino ungherese, dall’aspetto mingherlino e fragile: Ernò Nemecsek, uno de I ragazzi della via Pál.

Tornando sulle ali de Il Falco e il Gabbiano, giovedì 16 febbraio Enrico Ruggeri racconta alle 15.30 su Radio 24 la storia di un giovane artista che ha iniziato a esprimersi attraverso la musica, ma che poi ha capito che quel mondo non faceva per lui: Stu Sutcliffe. Coetaneo e amico di infanzia di John Lennon, con il quale muove i primi passi della carriera dei Beatles, Sutcliffe è il primo del gruppo a rinunciare alla sua capigliatura alla James Dean, con i capelli tirati indietro, e a far scendere sulla fronte la famosa frangetta che diventerà un marchio di fabbrica dei Beatles. Nonostante questo il giovane Stu sente che quella della musica non è la sua strada. Lascia i Beatles e insegue un sogno che lo portarà tra le braccia di una donna e una combinazione di tavolozze, pennelli e tele.

Venerdì 17 febbraio Enrico Ruggeri ci porta nello spazio. Siamo nel 1991 e mentre il mondo assiste al dissolvimento dell’Unione Sovietica, all’interno di un oblò della stazione spaziale Mir, a 400 chilometri di altitudine, il russo Sergei Krikalev osserva la Terra interessato più ai cambiamenti atmosferici che a quelli politici del suo paese. Ma le sorti della nuova Repubblica Russa colpiranno anche lui: improvvisamente a corto di fondi per i programmi spaziali, Krikalev è costretto a restare bloccato per più di dieci mesi sulla Mir. 311 giorni lontano dal mondo che intanto sta cambiando in maniera convulsa. Al suo ritorno tutto è trasformato, anche i rapporti fra Stati Uniti e Russia. Un cambiamento positivo per Sergei Krikalev che si ritrova ad essere uno dei tre astronauti che per primi nel 2000 entrano nella nuova Stazione Spaziale Internazionale.

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