Iafa: “Incompatibilità Lippi? Occorre risolvere subito l’equivoco sugli agenti sportivi”

In una nota l'associazione sottolinea che occorre risolvere le questioni giuridico-normative sui procuratori


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Riceviamo e pubblichiamo da Iafa

In riferimento alla vicenda della “incompatibilità” e/o “conflitto di interessi” concernente la possibile nomina del prossimo Coordinatore Tecnico federale delle squadre nazionali, e l’attività di Agente/Procuratore svolta professionalmente da suo figlio, rispetto al vigente regolamento Figc andato in vigore il 1 Aprile 2015, ed in merito alla quale è stata chiamata ad esprimersi la Corte Federale, la IAFA – italian association of football agents – comunica :

  • che i dubbi interpretativi in merito a tale fattispecie, avanzati ed espressi da parte dello stesso ente che ha congeniato e redatto il regolamento che la prevede, denotino una palese e generale incoerenza, precarietà, lacunosità, insussistenza e contraddittorietà, formale quanto sostanziale, di detta normativa.

Pertanto si rileva e conferma a nostro avviso, la impellente ed imprescindibile necessità di una radicale rivisitazione del sistema regolatorio relativo alla disciplina degli agenti sportivi, per la quale le linee guida dovrebbero, attraverso un “intervento ad hoc”, essere dettate dalle istituzioni governative e per quanto di competenza dal CONI, ed in fase amministrativa ed organizzativa recepite dalla Figc, che in ogni caso nel contempo potrebbe e dovrebbe attuare una imminente implementazione endofederale della materia, volta ad emendare le molteplici criticità emerse in seguito alla “Deregulation” della categoria degli agenti/procuratori, ed a conferire agli stessi, crismi e requisiti giuridico-normativi certi, nel rispetto dell’ordinamento statuale e comunitario.

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