La Rai dichiara guerra a Sky per la Champions League. Secondo quanto risulta a Radiocor, l’agenzia di stampa de Il Sole 24 ore, la tv di Stato ha presentato qualche giorno fa un ricorso d’urgenza preventivo (previsto dall’articolo 700 del Codice di Procedura civile) al Tribunale di Milano «perché le sia riconosciuto il diritto a esercitare – spiega l’agenzia di stampa – le opzioni previste dal contratto siglato un anno fa con Sky e perché sia impedito a Sky di negoziare un nuovo contratto con altri operatori: oggetto del contendere le partite in chiaro della Champions League».
La vicenda riguarda i diritti di trasmissione in chiaro delle partite del massimo torneo continentale calcistico che, in base ai contratti stipulati tra le parti, sono stati ceduti a Viale Mazzini per l’edizione 2018-19: Radiocor spiega che «l’accordo prevede un’opzione per la prossima edizione, al via in estate, ma secondo l’operatore satellitare non si sono verificate tutte le condizioni per l’esercizio della stessa da parte di Rai. Nello specifico, il “casus belli” riguarda l’interpretazione di una condizione del contratto secondo cui l’opzione è esercitabile nel caso in cui Sky sia titolare esclusivo dei diritti per il campionato di Serie A, circostanza non verificatasi visto l’ingresso in Italia di Dazn».
L’udienza per la discussione del ricorso d’urgenza è prevista per le prossime settimane. «Siamo stupiti della decisione della Rai con la quale abbiamo sempre intrattenuto ottimi rapporti collaborativi – ha commentato Sky Italia dall’agenzia di stampa – In ogni caso siamo pienamente confortati dai pareri dei nostri legali».
