Divieto pubblicità gioco: Di Maio e Zapponini pronti a discutere

Il ministro delle Attività produttive però precisa: "Sono disponibile all'incontro, a patto che assieme a me ci siano anche le associazioni no slot e i familiari delle vittime dell’azzardopatia". La replica del presidente di Sistema Gioco Italia: "Pronti a presentare e a discutere le nostre proposte che vanno nell’ottica di uno sviluppo responsabile e sostenibile per i cittadini"

Luigi Di Maio, vicepresidente del Consiglio dei ministri

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“I lobbisti del gioco d’azzardo affiliati a Confindustria vorrebbero sedersi al tavolo con me per convincermi a tornare sui miei passi e non vietare la pubblicità al gioco dell’azzardo. Mi spiace per loro, ma non cambio idea”. Il ministro del Lavoro e delle Attività produttive, Luigi di Maio, risponde inizialmente così sul blog del Movimento 5 Stelle alla proposta espressa ieri nell’assemblea di Sistema Gioco Italia (la Federazione di filiera dell’industria del gioco di Confindustria) di dialogare su una piattaforma di 10 punti per una riforma del settore del gioco d’azzardo legale. Di Maio ribadisce: “Vietare la pubblicità al gioco d’azzardo è un passo storico di grande valore culturale. Sono convinto che non distruggerà il settore del gioco legale e per quanto riguarda gli investimenti pubblicitari semplicemente verranno sostituiti da quelli di altre industrie, come è avvenuto quando è stata vietata la pubblicità al tabacco”. Tuttavia l’esponente governativo dei 5 Stelle concede alla fine del suo intervento una possibilità per trattare: “Per quanto riguarda il tavolo con me io sono disponibile, a patto che assieme a me ci siano anche le associazioni no slot, i familiari delle vittime dell’azzardopatia e altri comitati che a vario titolo combattono questa piaga così capiranno anche loro perché un provvedimento di questo tipo sia assolutamente necessario. Per me vengono prima i cittadini e la loro qualità di vita”. Il “decreto dignità” contenente lo stop alla pubblicità delle società di scommesse sarà in discussione alla Camera il 24 luglio: è un decreto legge che ha forza immediata di legge, ma deve essere convertito definitivamente entro 60 giorni dalla sua approvazione in Consiglio dei ministri.

Dopo le dichiarazioni del ministro Di Maio, Stefano Zapponini, Presidente di Sistema Gioco Italia, afferma di essere pronto a incontrarlo: “Accogliamo positivamente l’apertura del Ministro Di Maio e confermiamo la nostra disponibilità a sederci fin da subito al tavolo indicato dal ministro. Siamo pronti a presentare e a discutere le nostre proposte che vanno nell’ottica di uno sviluppo responsabile e sostenibile del gioco legale e che mettono al primo posto la risoluzione di qualsiasi problematica sociale, dalla difesa dei cittadini alla tutela degli investimenti e dell’occupazione”.

Stefano Zapponini, presidente di Sistema Gioco Italia)
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