Correva l’anno 1985: la strage dell’Heysel

Morirono 39 persone nell'aggressione allo stadio di Bruxelles dei tifosi del Liverpool contro quelli della Juventus

La targa commemorativa delle 39 vittime posta allo stadio Heysel (Foto Wikipedia)

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Era il 29 maggio 1985, un giorno triste per il mondo del calcio: un’ora prima della finale di Coppa del Campioni Liverpool-Juventus allo stadio Heysel di Bruxelles scoppiano incidenti nel settore Z dove era allocata la tifoseria bianconera. I supporter italiani furono aggrediti dagli hooligans inglesi e cercarono di scappare verso il terreno di gioco, dove furono presi a manganellate dalla polizia belga assolutamente impreparata a gestire l’evento. Scoppiò subito dopo il caos: alcuni si lanciarono nel vuoto per evitare di rimanere schiacciati, altri cercarono di scavalcare gli ostacoli ed entrare nel settore adiacente, altri ancora si ferirono contro le recinzioni. Il muro divisorio crollò all’improvviso per grande peso: in questo modo moltissime persone rimasero schiacciate, calpestate dalla folla e uccise nella corsa verso una via d’uscita, per molti rappresentata da un varco aperto verso il campo da gioco. Morirono 39 persone: dei quali 32 italiani, 4 belgi, 2 francesi e 1 irlandesi. La partita fu disputata nonostante la tragedia: per la cronaca vinse la Juventus. Furono presi subito provvedimenti disciplinare. Nei cinque anni successivi (sei anni per il Liverpool) i club inglesi furono esclusi dalle competizioni Uefa: in totale furono 15 società a cui fu impedito la partecipazione.

Ecco la cronaca dell’epoca, tratta da Rai Storia.

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