Shevchenko: «Genoa, serve un salto di mentalità: abbiamo bisogno dei tifosi»

«La mia squadra non dovrà mollare mai» spiega il neo allenatore del Grifone

Shevchenko Genoa
Mister Andriy Shevchenko in conferenza stampa (foto di Genoa CFC Tanopress)

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«È un momento importante per la mia carriera. Ringrazio Josh Wander per avermi riportato in Italia, un paese che amo e che mi ha dato tanto. Il Genoa è un club importante, tengo molto a questo progetto: l’obiettivo è giocare in Serie A il prossimo anno, l’unica via che conosco per arrivare a tale traguardo è lavorare. Prometto che farò di tutto per raggiungere la salvezza, ma avremo bisogno dei tifosi: quando scendevo in campo al Ferraris mi sembrava di giocare contro dodici uomini». Andriy Shevchenko si presenta con queste parole al pubblico del Genoa in una conferenza stampa che contava quaranta giornalisti accreditati al Ferraris e molti altri collegati. «Mi ha contattato Wander. A gennaio ho ricevuto la garanzia di rinforzi sul mercato. Adesso, però, serve raggiungere una posizione di classifica tranquilla, che ci consenta di lavorare serenamente» prosegue il neo tecnico del Genoa.

«Ho pensato molto prima di accettare l’incarico del Genoa: c’è storia e tradizione essendo il primo club fondato. Mister Pallone d’Oro? Quello è il mio passato da calciatore, adesso serve fare qualcosa da allenatore» ammette Shevchenko.

Sulla situazione attuale della squadra, quartultima in classifica solo per differenza reti dopo il pareggio per 2-2 ottenuto nell’ultimo turno di campionato a Empoli: «C’è tanto lavoro da fare ma tutto questo non mi spaventa perché fa parte del mio lavoro, anzi mi stimola a cercare nuove soluzioni. Storicamente il Genoa ha sempre messo in campo aggressività e una carica speciale: cercherò il bilanciamento con le nostre esigenze. Dobbiamo farci trovare pronti per le prossime partite che saranno difficili, serve la mentalità giusta: i calciatori mi hanno dimostrato grande voglia di migliorare. Presto faremo un’amichevole con la Primavera che mi darà ulteriori informazioni, anche sul modulo: l’importante è recuperare i molti infortunati, non mollare mai e crescere sotto l’aspetto mentale».

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