La ricostruzione della trattativa: Sri Group, ByBrook e Preziosi

Quattro mesi di trattative e incontri, bloccate a luglio e agosto dal calciomercato. Alla fine il Genoa resta nella cassaforte di Fingiochi

Enrico Preziosi, presidente del Genoa (Foto Paolo Rattini/Getty Images)

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Naufraga la trattativa tra Preziosi e Gallazzi. Manca solo l’ufficialità ma non è stato raggiunto l’accordo tra le controparti. Il Genoa resta così nella cassaforte di Fingiochi, pur essendo ancora in vendita. Il sito Reuters ripercorre le singole posizioni.

Sri Group, azienda di consulenza con sede a Londra, è la principale candidata alla rilevazione del Grifone: il bolognese Gallazzi è disposto a farsi carico dei 110 milioni di euro di debiti rossoblù. Per farlo costituisce il veicolo finanziario GCFC (acronimo di Genoa Cricket and Football Club, diretto dal banchiere Gustavo Perrotta) e va alla ricerca dell’aiuto economico presso fondi internazionali: il primo è Bybrook Capital che assicura la copertura di ogni debito aggiungendo anche dieci milioni in cassa.

Il primo settembre Sri Group presenta la prima offerta di 120 milioni di euro, il 12 settembre Fingiochi rilancia accettando tuttavia l’offerta base. Si arriva così alle recenti ore, alle tensioni, all’ultimatum di Preziosi che ha fatto infuriare il dottor Anselmi e all’offerta finale degli acquirenti valutata insoddisfacente dal presidente rossoblù. Il Genoa resta a Preziosi.

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