Ivan il Terribile: «Crediamo sempre di più nella Champions»

Il centrocampista pirata e guerriero, ma anche tutto casa e famiglia, è però prudente: «L'ultima parola però spetta al campo, non sono un indovino»


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«Ci crediamo, sempre di più». Neanche Ivan Juric nasconde l’obiettivo numero uno del Genoa, insperato ma ormai a portata di mano. Però anche il centrocampista è molto prudente: «L’ultima parola però spetta al campo, non sono un indovino». La “diga” del centrocampo del Genoa racconta di aver ricevuto sabato sera un regalo particolare da un tifoso. E’ uno striscione particolare che lui ha attaccato negli spogliatoi di fronte all’infermeria. Il centrocampista croato vi è stato disegnato con una bomboletta in versione Jack Sparrow, con tanto di spada e bandana. Lui ha gradito molto: «Spettacolare! Poi me lo porto a casa». Insomma, vi è raffigurato Ivan il Terribile, pirata e guerriero: ma è anche tutto casa e famiglia. Adora scappare subito dopo l’allenamento: passa a casa a prendere i suoi, rotta verso il centro storico: «Una birretta all’aperto nei pub di piazza delle Erbe, per stare in mezzo ai giovani e vedere pulsare la vita. Adoro quella parte della città, tutta da scoprire». E’ un tipo molto vitale: non ha timore di lavorare tanto in allenamento. «Pedaliamo, pedaliamo – dice Juric – eccome se pedaliamo. Mi piace aggredire, andare in pressione sugli avversari: mi viene bene e il mister me lo chiede sempre». E’ un tipo concreto e sempre pronto ad affermare la verità: «Quando le cose non mi stanno bene dico le cose in faccia, come stanno, schiettamente». 

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