Il Genoa lavora in video conferenza. Il giovanile nelle aule virtuali

Dopo aver chiuso tutte le sedi, incluso il Museo, il club rossoblù ha scelto le modalità informatiche per non interrompere le proprie attività

Villa Rostan illuminata in rossoblù (Foto Genoa cfc Tanopress)

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Il Genoa ha applicato alla lettera il decreto del Premier Conte #iorestoacasa per contrastare il Coronavirus. Dopo aver chiuso la sede a Pegli, quella settore giovanile e della scuola calcio, oltre al Museo al Porto Antico, lo staff tecnico di Davide Nicola e tutti gli altri dipendenti rossoblù prosegue con le modalità offerte dalla tecnologia informatica. Sono numerose le video-conferenze in collegamento dalle proprie abitazioni per specifici gruppi di lavoro: un modo importante per non farsi trovare impreparati per l’eventuale ripresa della serie A, al momento ferma sino al 3 aprile.

E’ stata anche sospesa, sempre fino al 3 aprile, l’attività di tutte le squadre, maschili e femminili, del giovanile del Grifone. Allo stesso modo di come sta avvenendo per gli studenti, a casa per la chiusura delle scuole, anche per i tanti di ragazzi tesserati al club, alla scuola calcio e per quelli delle società affiliate,  è stata approntata un’attività didattica, con le lezioni nelle aule virtuali.

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