Badelj: «Ballardini è stato il nostro ultimo treno salvezza»

«Cavaliere di Croazia? Sono orgoglioso di questo riconoscimento dopo il Mondiale in Russia» spiega il genoano

Ballardini Badelj Genoa
Mister Ballardini indica, Badelj guarda (foto di Genoa CFC Tanopress)

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Intervistato da Serena Gualinetti per Genoa Channel, Milan Badelj è tornato sul suo rapporto con Genova: «Non ho ancora percepito la piena bellezza di questa città. Abito in un appartamento vista mare e vista montagne innevate: con questa vista, la giornata parte sempre in modo giusto».

«Parlo la stessa lingua con Pjaca, Pandev, Zajc e Radovanovic: con loro è stato semplice fin da subito. Strootman ha un’altissima intelligenza in campo» spiega il centrocampista croato.

«Ballardini? Ha portato una nuova aria ma così significa parlare male di Maran che non è stato l’unico colpevole dei risultati del Genoa. Con mister Ballardini abbiamo capito che dovevamo saltare sull’ultimo treno salvezza altrimenti a febbraio eravamo già in Serie B» ammette Badelj, la cui pronuncia corretta del nome prevede la ‘gl‘ finale, dopo la elle, che comunque è muta.

Badelj ha reso un omaggio particolare ad Astori: «Nel 2018 ho chiamato mio figlio Jona Davide, in suo ricordo. Avevo un rapporto molto forte con il capitano».

«Cavaliere di Croazia? È stato un riconoscimento unico, ne sono orgoglioso, che ci hanno riconosciuto dopo il Mondiale in Russia. Al nostro ritorno, nonostante la sconfitta, Zagabria era invasa da mezzo milione di croati: ricordi da brividi, sembrava di sognare. Spero di rivivere quelle emozioni durante l’Europeo» chiosa Badelj.

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