La prima uscita stagionale contro la Val Stubai è da valutare come una sgambata tra amici. Malgrado i diciassette gol che annacquerebbero ogni giudizio l’amichevole in Tirolo ha regalato più di uno spunto interessante. L’intesa tra Diego Laxalt ed Eddie Salcedo, schierati entrambi titolari da mister Juric, è il miglior risultato emerso dal test di Neustift: entrambi hanno agito a sinistra, l’uruguagio laterale di centrocampo, l’italo-colombiano attaccante mancino. Sarà il sangue latino comune o la dimistichezza con la palla al piede ma Laxalt e Salcedo si sono cercati e trovati e per questo hanno costruito ottime azioni mandando in gol Pellegri e Hiljemark.
Un duo intrigante di ragazzi tanto giovani quanto timidi fuori dal campo ma smaniosi di dimostrare tutto il loro valore quando indossano le scarpe con i tacchetti e infilano la maglia rossoblù. Un’amichevole di mezza estate non è una sentenza irrevocabile sul loro futuro: beninteso, Laxalt può essere ceduto come Salcedo diventare la seconda o terza scelta nel reparto. Il ritiro di Neustift darà importanti indicazioni a Juric il quale dovrà decidere soprattutto sul classe 2001, siccome Laxalt lo userebbe a prescindere. Il Genoa vuole rendere Salcedo un giocatore di Serie A, ha due anni di tempo per riuscirci perciò massima serenità e pazienza.
Contro la Val Stubai Laxalt e Salcedo si sono alternati sulla corsia mancina. Oltre ad aver segnato, Eddie è andato svariate volte al cross (eseguiti sia alti che rasoterra), facilitato dalla mediocrità dell’avversario e dal movimento del trecciato urugiagio. Laxalt si è abbassato per far uscire il terzino avversario in pressione oppure per portare una mezz’ala austriaca a muoversi in diagonale, scoprendo di conseguenza una parte del campo: Salcedo ha avuto così lo spazio e il tempo per decidere la giocata. Note positive a sinistra anche se Juric attende un rinforzo in quella zona del campo, soprattutto dopo lo stop di Palladino.