Hiljemark laterale destro: invenzione di Juric o necessità?

Lo svedese ha agito come alter ego di Lazovic contro i dilettanti austriaci: i dubbi sono su una gamba non proprio veloce come richiede il ruolo

Oscar Hiljemark (da genoacfc.it)

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Juric sa stupire perché è un allenatore coraggioso. I genoani ricorderanno di sicuro che contro la Juventus capolista, ad esempio, non esitò a far debuttare quel Cofie che fa arricciare il naso a molti opinionisti ma che ha una professionalità ammirevole. Contro la Val Stubai il tecnico croato ha messo in campo dal primo minuto Oscar Hiljemark in una posizione nuova in taluni frangenti della partita, ossia laterale destro di centrocampo. Per lo svedese è un inedito assoluto in carriera, avendo al massimo interpretato il ruolo di trequartista nel PSV campione dell’Eredivisie 2015.

Contro i dilettanti austriaci Hiljemark ha segnato due volte su inserimento partendo da lontano. Il suo ruolo non è stato quello dell’ala a tutta fascia: lo svedese aggrediva lo spazio che creava Pandev portandosi al centro, oppure stringeva a centrocampo consentendo a Laxalt di portarsi sulla linea offensiva (che in numeri fa il 3-3-1-3 bielsista). Qualche cross ha confermato che il piede destro di Hiljemark non è poi così disastroso come dava a pensare l’ultima parte di stagione a Palermo. É presto per dire se sarà la nuova collocazione di Oscar, più verosimile pensare che Juric lo abbia piazzato come alter ego di Lazovic solo per necessità.

I principali dubbi sul biondo scandinavo riguardano il passo e il tempo dell’esecuzione, al momento macchinoso per poter ben figurare in Serie A. Hiljemark resta comunque un discreto centrocampista che deve ancora sfoderare il potenziale. L’anno scorso è stato trascinato nello psicodramma calcistico-umano rossoblù, sballottato a gennaio da una realtà da retrocessione in un’altra non proprio serena. Oscar vuole restare al Genoa almeno un anno intero (le vie del mercato sono infinite…) perché vuole dimostrare che il centrocampista impaurito e con poca personalità visto in sei mesi è solo il fantasma di quello promettente che in Olanda ha suscitato interesse presso molti club.

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