Amarcord a Frosinone: Bocchetti il caparbio

Così lo ricorda il giornalista di di Rtm Roberto Monforte: «Sotto il profilo tattico, invece, il giocatore ha avuto ottimi rsultati sia nel ruolo di esterno che in quello di centrale»


Accetta i marketing-cookies per visualizzare questo contenuto.

Il Genoa e la nazionale il presente, il Frosinone il recente passato. E proprio tra le file ciociare, Salvatore Bocchetti ha dimostrato di poter diventare un giocatore vero: da alta serie A. Una stagione e mezza intensa e formativa che gli hanno permesso di attirare l’attenzione dei grandi club, primo fra tutti il Genoa.

«Quando è arrivato al Frosinone, Bocchetti era davvero giovane – ricorda il giornalista di Radio Tele Magia, Roberto Monforte – ma già molto forte. Nei primi tempi ha pagato un po’ l’inesperienza, l’eccessiva irruenza e l’ingenuità; ben presto, però, è riuscito a diventare un punto di forza di questa squadra. Un ruolo molto importante nella crescita di Sasà lo ha ricoperto il cugino Antonio che, prima di approdare a Frosinone, si era fatto apprezzare nel Napoli, nel Piacenza e nel Parma. Un punto di riferimento che ha consentito al genoano di bruciare le tappe».

Una volta entrato nell’undici titolare, Bocchetti ci è rimasto a furor di popolo.

«A mio avviso, la dote principale di Bocchetti è sempre stata la caparbietà – prosegue Monforte – in gialloblu l’ha messa in mostra parecchie volte, ed anche i tecnici Iaconi e Cavasin gliel’hanno riconosciuta. Sotto il profilo tattico, invece, il giocatore è stato impiegato sia nel ruolo di esterno che in quello di centrale, ed in entrambe le situazioni ha mostrato di saperci fare. Molto apprezzate anche le sue incursioni offensive: resterà nella storia del Frosinone la doppietta realizzata contro il Crotone, che permise alla compagine ciociara di centrare la matematica salvezza».

E’ proprio in questo periodo che Bocchetti debutta in azzurro con la maglia dell’under 21.

«La chiamata di Casiraghi, in occasione della trasferta di Baku contro l’Azerbaigian, inorgoglì molto la nostra città – afferma Monforte – ed il giocatore riuscì a ricambiare questo affetto con gare sempre più convincenti. Prese parte al torneo di Tolone e alle Olimpiadi di Pechino ed ora, anche grazie agli insegnamenti di Gian Piero Gasperini, eccolo approdare nella nazionale maggiore. Sono convinto che i suoi margini di miglioramento siano ancora enormi: ad appena ventidue anni è già arrivato così in alto. Chissà quante altre soddisfazioni gli riserverà il futuro». I rapporti tra Frosinone e Genoa sono molto stretti. Nella squadra laziale ci sono due giovani genoani Tavares e Roman, con diritto di riscatto. Secondo alcuni osservatori c’è la concreta possibilità che il Genoa possa chiedere al Frosinone anche Eder. Da questo rapporto così stretto potrebbero derivare positivi sviluppi anche per la comproprietà di Bocchetti.

Claudio Baffico

Accetta i marketing-cookies per visualizzare questo contenuto.