Si è spenta la Luz per l’Italia in Portogallo

Azzurri sfilacciati, senza centrocampo, scarsa fase difensiva e poche idee in attacco, sconfitti 1-0 dai lusitani. Discreta prova di Criscito: finché ha potuto è riuscito a frenare gli avversari

Donnarumma esce su Andrè Silva (Pagina Facebook Nazionale italiana)

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Si spegne la luce per l’Italia in Nations League, sconfitta dal Portogallo allo stadio de la Luz di Lisbona da un gol di Andrè Silva. Pochi azzurri si salvano nel grigiore generale di una squadra che subisce il contropiede veloce del Portogallo: tra questi Mimmo Criscito che ha contrastato finché ha potuto Cancelo, Bruma e a volte Pizzi. Su quest’ultimo il capitano del Genoa compie anche un fallo di ostruzione in area di rigore al 35′, ma per l’arbitro Collum è tutto regolare. Poi il rossoblù riesce a seguire Bruma sulla destra e riesce a infastidirlo quel tanto che basta da fargli calciare male il pallone. Al 42′ Criscito pecca di generosità e commette fallo a centrocampo su Bruma: è il primo ammonito dell’incontro. Suoi alcuni suggerimenti per Immobile e Zaza. Scompare però nel corso della ripresa.

D’accordo: il Portogallo campione d’Europa era un avversario molto duro da affrontare, ma gli azzurri sono apparsi sfilacciati tra difesa e centrocampo con la fase difensiva più volte carente. Mancano dei mediani veri (Jorginho e Cristante non lo sono) che proteggano il reparto arretrato. Nel primo tempo, prima Romagnoli respinge sulla linea un tiro a botta sicura di Bernardo Silva, con Donnarumma fuori dai pali, poi è la traversa a respingere un tiro di Mario Rui deviato da Cristante. E l’Italia? Solo due tiri dal limite dell’area di rigore di Chiesa e Jorginho bloccati senza problemi da Rui Patricio.

Dai e dai, il gioco d’attacco tambureggiante del Portogallo non poteva non trovare la via della rete, che arriva al 49′. Caldara e Lazzari perdono un pallone catturato da Bruma che vola sulla sinistra e mette al centro il pallone per Andrè Silva. L’attaccante controlla e tira preciso di sinistro e batte il suo ex compagno di squadra Donnarumma. L’ingresso di Berardi, Belotti ed Emerson Palmieri (quest’ultimo al posto di Criscito) non dà una spinta decisiva all’Italia di Roberto Mancini: si segnala solo un colpo di testa al 79′ di Zaza che va di poco alto sulla traversa.

Ora l’Italia è a quota 1 con la Polonia, mentre il Portogallo è a 3 punti nel gruppo 3 della Lega A. Se il 14 ottobre gli azzurri non battessero a Chorzow la Polonia, ci sarebbe il rischio della retrocessione in Lega B: la luce in fondo al tunnel non si vede ancora. A fine gara Mancini ha dichiarato: “Dobbiamo far crescere i giovani, non abbiamo alternative. Migliorando la condizione fisica tutto sarà più facile ma dobbiamo essere più efficaci in attacco”. Ma in difesa e a centrocampo non c’è proprio nulla da cambiare?

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