MONDIALE 2014/Seconda serie di partite per i quattro Grifoni

Le magie di Messi, il flop di Ronaldo. I voli di Van Persie, lo spread dei tedeschi e la grande bellezza dell’Italia. E poi l’Olanda che pensiona il tiki taka, gli affanni dei campioni del mondo. C’è molto di più in questo Mondiale che spara raffiche di gol, un solo pareggio, semina mine e si […]


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Le magie di Messi, il flop di Ronaldo. I voli di Van Persie, lo spread dei tedeschi e la grande bellezza dell’Italia. E poi l’Olanda che pensiona il tiki taka, gli affanni dei campioni del mondo. C’è molto di più in questo Mondiale che spara raffiche di gol, un solo pareggio, semina mine e si avvia a concludere il primo giro di incontri con l’esordio delle ultime selezioni. Noblesse oblige, il Brasile torna in campo già stasera, per inaugurare il secondo giro di valzer, vambè, di samba. E misurare le ambizioni di chi sgomita per un posto al sole, come il Messico, con l’idea di abbronzarsi nel perimetro degli ottavi.

Come la settimana scorsa sarà Sime Vrsaljko, con la Croazia scossa da foto non gradite, il primo a rivedere il campo tra i quattro genoani impegnati al Mondiale dei Mondiali. Festa di popolo al netto di contestazioni. E un clima gioioso, che sembra uno spot nell’era della globalizzazione. Un altro mondo è possibile? Difficile pensarlo, alla luce dei conflitti che bombardano vari angoli della terra. E’ più facile far rimbalzare un pallone. Lo sport, il calcio, stanno offrendo l’esempio e indicando la strada. Il difensore esterno del Genoa, dopo l’ottima partita di esordio, tra qualche ora sosterrà la rifinitura per l’impegno con il Camerun. Una partita quasi da dentro o fuori. Si salvi chi può.

Come da dentro o fuori, nella geografia del Mondiale, sarà il match della Grecia di Fetfatzidis e Tachtsidis, in programma mercoledì col Giappone di Zaccheroni. Al bando gli harakiri. E’ sempre complicato conquistare terreno, contro i migliori avversari che si sono dati appuntamento in Brasile. E chissà se dopo il passo falso al debutto, il sirtaki si metterà a funzionare. Venerdì toccherà poi all’Italia di Perin. E dopo la lezione agli inglesi, “yes, we can”, gli azzurri si rispecchieranno nella sorpresa Costarica.

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