Clamorosa contestazione degli insegnanti contro la Selecao

Non si placano le proteste e le contestazioni in Brasile per il mondiale di calcio che prenderà il via il 12 giugno prossimo: ora è stato il turno della scuola. La nazionale carioca si è recata in un hotel di Rio de Janeiro: un centinaio di insegnanti hanno atteso l’arrivo del pullman, riporta Rainews.it, per […]


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Non si placano le proteste e le contestazioni in Brasile per il mondiale di calcio che prenderà il via il 12 giugno prossimo: ora è stato il turno della scuola. La nazionale carioca si è recata in un hotel di Rio de Janeiro: un centinaio di insegnanti hanno atteso l’arrivo del pullman, riporta Rainews.it, per protestare per i bassi salari percepiti e gli alti costi della manifestazione. Nello striscione è scritto: “Un professore laureato guadagna un salario base di 1.081 real (NDR: 487 dollari, ossia 357 euro): è questo lo standard Fifa?”. I professori hanno fischiato e urlato slogan contro la selecao che ha raggiunto il centro tecnico di Teresopolis. La protesta non ha minimamente interessato al ct brasiliano Felipe Scolari che ha detto al quotidiano ‘Estadao’: “Sono la polizia e il governo che devono occuparsi delle manifestazioni di protesta. Qualcuno dirà che non dimostro uno spirito di cittadinanza attiva. Ma questo non è vero: il fatto è che non posso pensare ai problemi del mio Paese adesso, lo farò al termine dei Mondiali”. Invece i giocatori si sono dimostrati preoccupati, come il centrocampista del Chelsea Oscar: “Siamo preoccupati per loro, perchè sappiamo che il Paese attraversa un periodo di manifestazioni e bisogna fare molta attenzione”.

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