Lo spirito e la memoria: Venturelli canta in 100 partite la storia del Genoa

Cento partite. Una storia in cento partite di calcio. E’ questo il percorso davanti al quale il lettore si trova, sin dal titolo, quando entra a contatto con questo libro di Franco Venturelli. Seguire una storia, ma mica una qualunque: quella del “nostro” Genoa, la squadra più antica d’Italia. L’opera narra, incontro dopo incontro, lo […]


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Cento partite.

Una storia in cento partite di calcio.

E’ questo il percorso davanti al quale il lettore si trova, sin dal titolo, quando entra a contatto con questo libro di Franco Venturelli. Seguire una storia, ma mica una qualunque: quella del “nostro” Genoa, la squadra più antica d’Italia.

L’opera narra, incontro dopo incontro, lo sviluppo e la crescita di questa realtà, avvenuta attraverso epoche diverse; anzi, spesso costituendone la costante, mentre tutt’intorno il mondo cambiava, prima lentamente, poi in modo sempre più accelerato.

Ci si potrebbe chiedere cosa differenzi questo lavoro da altre pubblicazioni sull’argomento,cosa lo renda originale. Mi vengono in mente, sul momento, alcune spiegazioni.

La prima: permette anche ai più giovani di sapere, di conservare la memoria del passato, che non è soltanto legata agli avvenimenti nazionali, ma anche a ciò che sta alla base della nostra cultura personale, alle radici della nostra identità. L’autore lo sa e interagisce in modo mirabile con la storia, rendendo la vivacità degli episodi con un linguaggio scorrevole e apparentemente semplice, ma che rivela mesi di ricerca e di interpretazione dei documenti, oltre al richiamo (dove è possibile) alle proprie esperienze di tifoso e di “malato di Genoa” (sindrome alla quale, ahimé, non si riesce a sfuggire…).

La seconda: consente ai “meno giovani “ di età, ma vivacissimi nello spirito, di rivivere sensazioni,di ripercorrere le gesta di coloro che una domenica riuscirono a farli sognare, anche solo per novanta minuti. In questo modo, generazioni diverse possono trovare un punto di contatto, riconoscendosi in un’unica passione.

La terza (per me, personalmente, la più importante): capire lo “spirito” del Genoa, quella sorta di “anima” che le ha dato vita e che continua ad alimentarla. A me ha aiutato a conoscere meglio la vera forza, la linfa vitale di questa squadra: i suoi tifosi, che l’hanno sempre sostenuta, nei periodi difficili e nella gioia, spesso incitandola quando tutto sembrava già deciso, spesso aiutandola a trovare coraggio e a ribaltare, magari, un risultato. Ci si rende anche conto che ogni epoca ha avuto i suoi presidenti, le sue contestazioni, le sue piccole felicità e che l’esperienza che stiamo vivendo spesso non è così nuova come ci appare.

Essere Genoani con uno sguardo al passato ci ridimensiona e al tempo stesso ci rassicura,perché ci sentiamo parte di un disegno più grande,quasi una divinità che “celebra” il suo rito ogni fine settimama allo stadio (non a caso chiamiamo “Tempio”il Ferraris, no?) Un rituale bellissimo,che può essere -all’infinito- croce e delizia…

Monica Serravalle

monica.serravalle@tin.it

RIPRODUZIONE (ANCHE PARZIALE) DELL’ARTICOLO CONSENTITA PREVIA CITAZIONE DELLA FONTE: WWW.PIANETAGENOA1893.NET

Una leggenda in cento partite – Storie di Genoa e di genoani

di Franco Venturelli, Genova, 2010

Nuova Editrice Genovese

€ 12,50

 

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