Quando il Genoa si fermò davanti al Chievo dopo un tris iniziale di vittorie

Uno sconcertante avvio del Genoa, presentatosi al “Marc’Antonio Bentegodi” domenica 20 settembre 2009 (tre giorni dopo aver sconfitto per 2-0 al “Luigi Ferraris” lo Slavia Praha nell’incontro inaugurale del Gruppo B dei Gironi Eliminatori dell’Europa League), all’inizio della IV giornata, a punteggio pieno (a 77 anni di distanza dall’ultima volta nel massimo campionato), mise le […]


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Uno sconcertante avvio del Genoa, presentatosi al “Marc’Antonio Bentegodi” domenica 20 settembre 2009 (tre giorni dopo aver sconfitto per 2-0 al “Luigi Ferraris” lo Slavia Praha nell’incontro inaugurale del Gruppo B dei Gironi Eliminatori dell’Europa League), all’inizio della IV giornata, a punteggio pieno (a 77 anni di distanza dall’ultima volta nel massimo campionato), mise le premesse per la prima vittoria casalinga del Chievo Verona sui rossoblù a livello di Serie A: dopo 6’ i padroni di casa conducevano per 2-0 (rete al 4’ di Michele Marcolini jr. su calcio di rigore, generosamente concesso dal signor Gianluca Rocchi di Firenze per una spintarella di Giuseppe «Beppe» Biava all’albanese Erion Bogdani, autore del raddoppio con un tocco in scivolata sotto misura su cross dalla destra del brasiliano Luciano Siqueira De Oliveira «Luciano»). Un inutile tocco di mano (su cross di Giuseppe «Beppe» Sculli) del colombiano Mario Alberto Yepes veniva sfruttato al 20’ della ripresa da Sergio Floccari, con un tiro dal dischetto alla destra di Stefano Sorrentino jr. (che si sarebbe preso la rivincita contro lo stesso attaccante al 47’ per un altro rigore decretato per una spinta di «Luciano» a Sculli), che riaprì la partita, ma undici minuti dopo Sergio Pellissier, sfruttando una «torre» dell’uruguayano Pablo «el diablo» Granoche su cross dalla sinistra di Giampiero Pinzi, avrebbe con un colpo di testa messo al sicuro per i padroni di casa la vittoria.

Stefano Massa

(membro del Comitato Ricerca e Storia del Museo della Storia del Genoa)

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